La Gazzetta dello Sport

La Juve rilancia il progetto U23 Mercato in vista

●La squadra B in crisi? Il club non torna indietro A Zironelli fiducia a tempo, poi rinforzi e dirigenti

- Luca Bianchin INVIATO A TORINO

La Juventus perde qualche partita di troppo, non la fiducia nel progetto seconda squadra. A Torino in queste settimane sono successe cose strane: la Juve ha perso con la Lucchese, con il Pontedera, addirittur­a con l’Arzachena... e leggerlo fa sempre un certo effetto. La squadra B della Juve, grande novità della stagione, è sedicesima nel girone A di Serie C e domenica giocherà fuori casa contro la Pistoiese, al momento avversaria per la salvezza. È logico che, di fronte a queste difficoltà, chi non crede nell’utilità delle seconde squadre abbia alzato la voce. La Juventus resta della sua idea. «È giusto distinguer­e l’andamento della squadra, non positivo, dal progetto, di cui restiamo convinti», spiega Federico Cherubini, braccio destro di Paratici e uomo di riferiment­o dell’Under 23. CONTESTO

Cherubini ieri ha definito l’obiettivo della Juventus — «avere ragazzi formati nel club stabilment­e in prima squadra» — e ha citato alcuni numeri: «Tra i 430 ragazzi del ’99 che a giugno hanno finito il settore giovanile, solo 10 sono nelle rose delle prime squadre di A e 2022 in quelle di B. Per gli altri inizia il limbo dei prestiti, che in Italia si usano molto più che negli altri Paesi». La Juve ha spinto per le seconde squadre ed è stata l’unica a iscrivere una Under 23 in Serie C, costruendo una rosa con i ragazzi delle sue giovanili e quattro «Over 23», tutti ex bianconeri. Qualcosa però non sta funzionand­o e retroceder­e significhe­rebbe perdere quasi sicurament­e il diritto di iscrizione per il 2019-20. ALLENATORE Mauro Zironelli, allenatore scelto dopo l’anno brillante al Mestre, è in discussion­e. Si è parlato di possibili sostituti — Aglietti, Giunti, Gallo — ma Cherubini fa un passo verso il suo tecnico: «Bisogna saper credere in un progetto, come l’Empoli ha fatto con Sarri ai tempi. Crediamo che Zironelli sia ancora l’allenatore giusto. Se avessimo ritenuto che la responsabi­lità fosse sua, sarebbe stato facile cambiare». La Juve insomma pensa che tanti fattori abbiano contribuit­o a questo inizio: i troppi errori individual­i, l’inesperien­za, le partite perse dai giocatori convocati nelle nazionali. Insomma, Zironelli ha ancora tempo, senza dimenticar­e che il calcio vive di risultati e una brutta sconfitta a Pistoia non sarebbe facile da digerire. «Questa è una settimana GETTY importante», conferma Cherubini.

MERCATO I cambiament­i certi, almeno per ora, sono altri. Primo: nel prossimo futuro ci sarà una ristruttur­azione societaria con l’ingresso di alcuni dirigenti, probabilme­nte di un nuovo direttore per l’U23. Secondo: nel mercato invernale arriverann­o rinforzi sia in attacco — una punta di categoria — sia in difesa. È probabile che gli Over in rosa da gennaio saranno più di quattro, anche per una svolta nella mentalità. «C’è stato un momento, prima di Pro Vercelli-Juve — racconta Cherubini — in cui ci è sembrato che vincere o perdere per i ragazzi fosse la stessa cosa, un po’ come succede nelle giovanili». Mai sentito niente di meno juventino.

LA SITUAZIONE Cherubini, braccio destro di Paratici: «Il tecnico è ancora l’uomo giusto»

A gennaio in arrivo una punta e altri acquisti. In società nuovi manager

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Mauro Zironelli, 48 anni, allena la Juventus U23

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