La Gazzetta dello Sport

Tutti pazzi per Sagan Peter resta mondiale Vacanze? Con Gaviria!

●Nuovo sponsor italiano per il team giovanile di Ivan e Contador: «Siamo attrattivi e cresciamo»

- Peter Sagan, 28 anni Ciro Scognamigl­io ci. sco.

FOTO AFP

Chi lo conosce ormai benissimo, anche perché passa più tempo con lui che con la propria famiglia, ne è sicuro: «Peter non si è ancora reso conto che dopo 3 inverni di fila non è più campione del mondo. Tra l’altro, la maglia del titolo slovacco non è così diversa. Forse lo realizzerà davvero quando incontrerà per la prima volta il successore Valverde in una gara...».

PROGRAMMI Sì, Sagan che passa un inverno non da iridato è una notizia, dopo la storica tripletta 2015-2017. Ma la popolarità del 28enne slovacco della Bora-Hansgrohe non ne ha risentito, anzi. E neppure la frequenza con la quale Peter visita gli aeroporti: per restare al passato recente, ha vinto il criterium del Tour de France a Shanghai (indossava la maglia verde dei punti della Boucle), e prima ancora ha partecipat­o alla sua granfondo in California. Vacanze? Poco più di una settimana in Colombia, partendo da Medellin e godendosi le spiagge di Cartagena: c’erano il manager Lombardi, l’addetto stampa Uboldi, il fratello Jurai, l’altro compagno Bodnar, alcuni amici comuni e... un padrone di casa speciale come Fernando Gaviria, come si vede dalla foto in pagina che non era stata ancora mostrata neppure sui social. Sì, proprio Gaviria: uno dei grandi rivali di Sagan in bicicletta, un po’ come vedere assieme al mare, ai tempi, Petacchi e Cipollini. Fernando e Peter, che sul petto ha il nuovo tatuaggio dedicato al figliolett­o Marlon, sono amici.

INIZIATIVE E PROGRAMMI Attorno a Sagan, e non da oggi, di cose se ne muovono tante: il libro autobiogra­fico «My World» è già stato tradotto in 15 lingue e le richieste continuano ad arrivare. Crescerà il circuito delle sue granfondo, gestito anche dal suo ex team manager (ai tempi della Liquigas) Roberto Amadio: per il 2019 già sicure 2 in California e una a Panama. Ma si arriverà a cinque in 12 mesi, caso unico per un ciclista contempora­neo. E in futuro la volontà di Peter è quella di sbarcare con questi eventi nei due Paesi a cui è più legato: la natia Slovacchia e l’Italia. Sagan ora è a Montecarlo, ma pronto a ripartire: da lunedì prime riunioni con il team, poi volerà in ritiro a Maiorca. Il 2019 si aprirà subito con una novità: Sagan, anche grazie al calendario che adesso lo permette, sarà al via sia del Down Under in Australia (15-20 gennaio, lui dovrebbe partire già il 3), sia della Vuelta San Juan in Argentina (27 gennaio-3 febbraio). Poi consueto ritiro in altura a Sierra Nevada, mentre il debutto europeo è ancora da stabilire. Sul tavolo c’è l’ipotesi di saltare sia il weekend di apertura in Belgio (Het Nieuwsblad e Kuurne-Bruxelles-Kuurne) sia le Strade Bianche e ricomincia­re direttamen­te con la Tirreno—Adriatico (13-19 marzo), dove preparerà l’assalto alla Milano-Sanremo che non ha mai vinto. Per adesso.

Ivan Basso ha compiuto 41 anni lunedì. Alberto Contador ne festeggerà 36 giovedì prossimo. Ieri entrambi hanno ricevuto un bel regalo: al «BizTravel Forum» di Milano è stato annunciato un nuovo sponsor italiano, Uvet — azienda leader nel settore di viaggi e turismo — per la Kometa Cycling Team, la squadra giovanile che Ivan e Alberto gestiscono assieme a Fran, il fratello dello spagnolo. Il budget complessiv­o per il 2019 sarà attorno ai 2 milioni di euro, e a gennaio sarà annunciato un altro accordo con una multinazio­nale italiana. Debutto agonistico dal 6 al 10 febbraio alla Valenciana. La squadra resta un «serbatoio» privilegia­to per la Trek-Segafredo ed è sempre assistita dal centro Mapei. In organico 39 atleti: 13 juniores, 14 dilettanti e i 12 del team continenta­l. Dopo avere lanciato Matteo Moschetti (9 centri nel 2018, ora pro’ con la Trek), nei 12 ci sono ben 6 italiani, tra cui alcuni dei nostri migliori prospetti: Alessandro Fancellu (bronzo iridato jr 2018), Alessio Acco, Stefano Oldani, Antonio Puppio, Samuele Rubino (tricolore jr 2018) oltre al confermato Michele Gazzoli.

FUTURO Basso è entusiasta: «La fiducia che ci dà Giacomo Pedranzini con Kometa è fondamenta­le, e ora questo accordo con Uvet di Luca Patanè dimostra quanto sia attrattivo il nostro progetto anche per gli sponsor italiani. Condividia­mo gli stessi valori, abbiamo la stessa visione del futuro».

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Fernando Gaviria, 24, con Sagan: al centro c’è un amico di Fernando cscognamig­lio@gazzetta.it twitter@cirogazzet­ta
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