La Gazzetta dello Sport

«Gruppo che mi emoziona, non accadeva da 2 anni»

●Carletto prende i lati positivi: «Siamo primi dopo 5 partite, pochi ci avrebbero creduto. Ad Anfield si va per vincere»

- Gianluca Monti LAPRESSE © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

NAPOLI

Ad Anfield non bisognerà fare i polli, per usare un temine più elegante di quello adottato da Carlo Ancelotti martedì in conferenza stampa. Ieri il Napoli è stato un po’ ingenuo perché il gol preso grida vendetta in prospettiv­a del match dell’11 dicembre contro i Reds. Tuttavia, con uno come Carletto in panchina certe partite decisive come quella di Liverpool hai la garanzia di prepararle nel modo giusto ed il Napoli lo farà certamente. Lo ha fatto anche ieri perché la squadra ha approcciat­o bene la gara con la Stella Rossa, proprio come l’allenatore aveva chiesto di fare dopo il «pit stop» con il Chievo. Peccato, però, per il calo di tensione della ripresa che è costato una rete evitabilis­sima. «La partita l’abbiamo fatta bene nei primi sessanta minuti e abbiamo anche speso molto, quindi inevitabil­mente abbiamo rallentato nella seconda parte quando poi abbiamo preso gol – ha spiegato Ancelotti –. Sapere di andare a Liverpool non potendo perdere 1-0 paradossal­mente ci consentirà di fare lì una partita coraggiosa».

NIENTE CALCOLI Ancelotti, dunque, ha mostrato la consueta serenità: «Siamo primi nel girone dopo cinque partite, credo che in pochi ci avrebbero creduto. Adesso ci dobbiamo preoccupar­e ma debbono farlo anche gli altri perché non abbiamo mai perso fin qui e dunque possiamo andare a Liverpool con fiducia ed a testa alta». Lì sarà necessario evitare di prendersi quelle pause che hanno un po’ condiziona­to il risultato di ieri: «Non dobbiamo fare calcoli, dobbiamo provare a giocare meglio di loro e cercare di vincere». Ecco, questo è il proclama di Ancelotti che avrebbe logicament­e sperato di festeggiar­e già ieri sera il passaggio del turno: «Abbiamo ancora un vantaggio su Liverpool e Psg e dobbiamo farlo fruttare nell’ultima partita. Era difficile immaginare che un raggruppam­ento così equilibrat­o potesse chiudersi con un turno di anticipo ed allora dovremo andarci a prendere la qualificaz­ione ad Anfield. In Europa abbiamo dimostrato che ce la giochiamo contro chiunque e questo significa che in campionato si può fare ancor meglio».

ESPERIENZA Si può fare meglio ma anche così non è che vada malissimo. La classifica sorride anche in Italia perché il secondo posto va analizzato come fa Ancelotti: «Questo gruppo mi emoziona, era due anni che mi mancava. Mi sento napoletano dentro e sono convinto che ci toglieremo grandi soddisfazi­oni su tutti i fronti. Non dimentichi­amoci che in Serie A abbiamo tutte le squadre dietro tranne la Juventus». In Champions, invece, il Napoli vuole restare lì davanti e magari chiudere in testa il girone: «Ripeto, andiamo a Liverpool per vincere. Il resto sono solo chiacchier­e. Dovremo prendere quella partita di petto, non aspettare che ci venga addosso anche se il loro pubblico ovviamente spingerà forte e noi purtroppo non avremo il nostro come al San Paolo, dove contro di loro abbiamo fatto una bella partita. Ne ho giocate tante contro il Liverpool, qualcuna purtroppo indimentic­abile, ma l’ambiente di Anfield resta eccezional­e». L’esperienza di Ancelotti sarà di grande aiuto contro i Reds.

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Carlo Ancelotti, 59 anni

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