La Gazzetta dello Sport

Il Pipita in sofferenza e niente cura del gol «Aveva mal di schiena»

●Squalifica­to in campionato e tormentato da un fastidio svelato da Gattuso, ha però dato un grande assist a Cutrone

- Alessandra Gozzini MILANO

Gonzalo Higuain voleva caricarsi la squadra sulla schiena, che però era dolorante e l’ha costretto a una partita di sofferenza. La cura del gol ha guarito altri ma non lui, obbligato ad almeno altri dieci giorni di attesa per potersi perfettame­nte ristabilir­e. Oltre l’acciacco fisico Higuain resta indisponib­ile per squalifica: costretto al forfait domenica contro il Parma, un gol ieri sera poteva intanto fare da toccasana. Non c’è invece traccia del Pipita nei sette gol che hanno segnato la partita: uno, il primo della stagione, ha rigenerato Calhanoglu, per mesi sottotono. Un altro ha permesso a Borini di sentirsi il più veloce subentrato a segnare nella competizio­ne: 47 secondi dopo il suo ingresso in campo. In Europa nessuno è mai stato meglio di Cutrone: non esiste giocatore del Milan che nel torneo vanti una miglior media realizzati­va. Patrick si è perfino permesso di rinunciare a una dose di felicità: ha rinnegato un tocco sul secondo gol, che l’Uefa gli aveva invece inizialmen­te attribuito. Perfino gli attaccanti avversari hanno avuto il loro momento di gloria, Stolz al suo primo gol internazio­nale e Turpel che ha mantenuto alta la propria fama di cannoniere del Lussemburg­o: in questo mese ha segnato al Milan, all’Etzella Ettelbruck e chiuso i conti nel 9 a 2 del Dudelange al Rumelange. E la rete ai rossoneri, ovvio, vale qualcosa di più. Per Gonzalo solo un tiro nello specchio, uno fuori, uno parato e un paio respinti dagli avversari. Nella sua partita anche una sponda e due falli subiti senza alcuna reazione.

ACCIACCO E’ stato Gattuso a svelare l’acciacco di Higuain: «Gli ho parlato poco nelle ultime ore, ma anche se non ho detto niente sapevo avesse un leggero fastidio alla schiena. L’ho visto sul lettino del medico eppure non ha chiesto il cambio e ha stretto i denti, ma faceva fatica anche a scattare». Tenersi lontano dal gol, che ora manca da oltre un mese, gli ha permesso di riflettere e curare di più altri aspetti. Ieri sera, per esempio, si è innervosit­o meno di altre volte: ha festeggiat­o i compagni, ha applaudito la curva nel finale e ha concesso a Schnell, il diretto marcatore che gli ha limitato gli spazi, di sfilargli la maglia e tenerla per ricordo. Due giorni fa Gonzalo si era già mostrato particolar­mente umile: «Al Milan non sono una stella, ma uno dei tanti. Farò di tutto per dimostrare alla società che non ha sbagliato a investire su di me». Altra ostentazio­ne di generosità è stato l’assist che il Pipita ha offerto a Cutrone per rompere l’equilibrio dell’ultima partita: dell’invito che Ronaldo ha spedito a Mandzukic in Champions si è parlato più del gol stesso. Gonzalo non l’ha rivendicat­o ma il gesto resta. Da oggi al prossimo nove dicembre Higuain potrà tornare a curare la schiena che lo aveva tormentato anche nella trasferta di Udine. Per superare il mal di gol, di cui invece soffre dalla partita contro la Sampdoria, dovrà invece aspettare ancora. Contro il Parma, in tribuna senza la possibilit­à di dare una mano, dovrà di nuovo stringere i denti.

LA SERATA

Il tecnico: «Faticava anche a scattare ma non ha mai chiesto il cambio»

A fine gara Gonzalo ha festeggiat­o i compagni e applaudito la curva

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