Perisic fallisce e fa discutere Ma non esce mai
●Il tecnico stravede per il croato E in panchina c’è Keita che scalpita
Ivan Perisic si infastidisce quando c’è chi prova a sottolineare la differenza di rendimento con la maglia dell’Inter e quello con la Croazia. Ma si fa una gran fatica a non evidenziarlo. E non è neppure una questione di numeri, che pure sono sotto gli occhi di tutti: solo due gol in questa stagione, il doppio (e con cinque assist) dodici mesi fa di questi tempi contando solo il campionato. Qui il ragionamento va fatto sulle prestazioni, che non sono all’altezza della considerazione tecnica e fisica che Spalletti (con i dirigenti, ovvio) ha di Perisic. Dentro l’Inter il croato è valutato come un giocatore top, all’altezza di Icardi e Skriniar. E in quanto tale da lui ci si aspetta una continuità di rendimento mai avuta in questa stagione. Per intendersi: Spalletti considera Perisic un insostituibile, anche per caratteristiche fisiche che lo rendono unico nella rosa specie in campo europeo, quando i chili e i centimetri (presente l’affondo di Sissoko?) sono un valore tangibile. E così si spiega come e quanto Spalletti si sia imposto in passato di fronte alla possibilità di una cessione del croato, due estati fa e ancora lo scorso mese di luglio. PIÙ IMPIEGATO Che Perisic stia pagando ancora una condizione non eccellente a causa del post Mondiale può essere una spiegazione, ma certamente parziale. Il punto è che adesso le prestazioni poco convincenti cominciano a essere troppe. Della partita di Londra restano negli occhi un paio di buone giocate, minuti di totale assenza, qualche buon recupero difensivo e trequattro occasioni potenziali mal gestite, come la mancata lettura di un filtrante per Politano che a quel punto sarebbe stato libero di tirare solo davanti al portiere. Viene da domandarsi anche qui se sia giusto fino in fondo insistere. O se, a fronte di un Keita adesso fisicamente a posto e in fiducia, non sia il caso di virare momentaneamente su altre soluzioni tattiche. Spalletti pretende dai suoi esterni offensivi rientri verso la zona centrale che non sono il pezzo forte di casa Perisic, come pure i possibili interscambi con l’altro esterno offensivo. Il croato è abituato da sempre a un altro tipo di gioco. E neppure il feeling con Icardi è ora tale da giustificare un altro dato: Perisic è l’attaccante dell’Inter più impiegato in termini di minutaggio. Ha saltato solo il match con il Frosinone. A Roma c’è aria di bis.