La Gazzetta dello Sport

Lautaro scalpita Il padre attacca Lui vuole spazio L’Inter non lo molla

●Tweet contro Spalletti di Martinez Sr: poi cancella L'attaccante si sente sacrificat­o come vice-Icardi

- Valerio Clari MILANO

Ci sono gol che festeggi facendo il gesto del toro, che è il marchio di fabbrica. E altri in cui rischi di strapparti la maglia come Hulk, tanta è l’energia che devi scaricare. Ci sono padri troppo distanti, a volte assenti. E altri che invece si fanno prendere dalla smania di proteggert­i. Ci sono tanti tweet che passano inosservat­i. E altri che invece «esplodono» subito, anche se ti affretti a cancellarl­i. Ci sono momenti in cui avere pazienza è difficile: Lautaro è in uno di questi.

FURIA PAPÀ «Cagasotto, continua così e la tua fortuna presto finirà»: sul profilo Twitter del padre del Toro questa frase compare mercoledì, prima dell’inizio del match, quando probabilme­nte il figlio gli comunica che non giocherà. Il nome di Spalletti non c’è, ma il riferiment­o sembra chiaro, il tweet è presto cancellato, ma qualcuno lo ha già salvato. Mario José Martinez, che in passato si era lamentato su radio locali dell’utilizzo del figlio, ieri ha provato anche a smentire la paternità del profilo («Non è il mio, uso solo Instagram») ma basta farci un giro per vedere anni di foto, esternazio­ni e notizie tutte legate ai figli, anche ad Jano che gioca a basket. Se non è il papà, è qualcuno che dal 2011 si è sostituito a lui in modo preoccupan­te. Insomma, smentite e pentimenti a parte, Martinez Sr è esploso. All’Inter non ne fanno un caso. I social danno voce a fidanzate, parenti, familiari, la società si ferma al «controllo» dei tesserati.

VOGLIA TORO E dal tesserato Lautaro non è mai arrivato un comportame­nto fuori posto: puntuale, voglioso, a disposizio­ne in ogni seduta di allenament­o, diplomatic­o nelle sue esternazio­ni. Insomma, irreprensi­bile. Anche se è chiaro che non sta vivendo il momento più sereno della sua breve carriera: l’esultanza rabbiosa dopo il gol col Frosinone, il poco entusiasmo (eufemismo) con cui accoglie la sostituzio­ne, sono segni di una certa voglia repressa. Lautaro vuole giocare di più. Era convinto che avrebbe giocato di più. Chi gli è vicino assicura che la cosa lo lacera. Era abituato a stare fuori solo quando era rotto, a marzo aveva scelto l’Inter, rifiutando Atletico e Borussia Dortmund, subordinan­do soldi e Champions (allora per i nerazzurri non certa) ai minuti, allo spazio che contava di avere. Tutto bene fino all’estate, poi quel ruolo di vice-Icardi che vive come una specie di prigione. Tanto più che con Mauro e il suo entourage ha legato anche fuori dal campo. Agustina, la fidanzata, è entrata subito nella cerchia ristretta dell’agente Wanda: doppia coppia, insomma, e voglia di ritrovare i due insieme anche in campo. Invece il Toro vede il girone europeo arrivare alla fine, e ha giocato solo scampoli. In casa Inter tutti, tecnico e staff in primis, sono convinti e innamorati delle sue doti tecniche. Per questo le numerose richieste di prestito, arrivate non solo dal Racing, non sono nemmeno state prese in consideraz­ione. Si tratta solo di trovargli spazio. O di dare tempo al tempo. Di calmare papà. Di far scatenare il figlio. Non è facile, ma un modo va trovato.

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 ??  ?? In alto il tweet di mercoledì di Mario José Martinez, poi cancellato. Sotto il padre ai tempi del Rosario Puerto Belgrano con il piccolo Lautaro (a destra), il fratello maggiore Alan (in mezzo ) e un amico.
In alto il tweet di mercoledì di Mario José Martinez, poi cancellato. Sotto il padre ai tempi del Rosario Puerto Belgrano con il piccolo Lautaro (a destra), il fratello maggiore Alan (in mezzo ) e un amico.
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