La Gazzetta dello Sport

Motore Bentancur Il centrocamp­o Juve ha un insostitui­bile

●L’uruguaiano è alla nona gara intera di fila: ha le energie da ventenne e la testa da veterano

- Fabiana Della Valle @FabDellaVa­lle

Non solo Cristiano Ronaldo: la Juventus ha uno stacanovis­ta anche in mezzo al campo, che ha meno appeal e fa meno notizia dell’uomo più seguito su Instagram, ma ha comunque discreto peso sulle prestazion­i (e sui risultati) bianconeri. Rodrigo Bentancur si è ritrovato titolare un po’ per turnover e un po’ per urgenze di reparto e non ha impiegato molto a trasformar­e un’opportunit­à nel posto fisso.

SEMPRE IN CAMPO L’uruguaiano cresciuto calcistica­mente nella caliente Buenos Aires, sponda Boca, è diventato insostitui­bile per Massimilia­no Allegri nel senso letterale del termine: dall’Udinese in poi (6 ottobre, giorno che non dimentiche­rà facilmente perché ha segnato il primo gol con la Juventus) Benta ha giocato 9 partite di fila senza mai essere richiamato in panchina, per un totale di 810 minuti in meno di due mesi, con in mezzo due soste e di conseguenz­a gli impegni con la nazionale. Totale: 1010 minuti con la Juventus in questa stagione, che non sono ancora i 1469 dell’irraggiung­ibile CR7, ma rendono bene l’idea della crescita di questo ragazzo del ‘97, che l’anno scorso aveva chiuso sotto i mille (949) e 9 match da titolare.

MATURITÀ Rodrigo, per gli amici Lolo – così lo chiamava da piccolo il fratello Damian, calciatore pure lui (ma altro ruolo: portiere) – è già a quota 11 su 14 gettoni. E ha dimostrato nell’ultimo periodo una maturità e una padronanza del gioco sorprenden­te per chi sulla carta era l’ultima risorsa del centrocamp­o bianconero. Merito anche dell’età, perché come ripete sempre Allegri lui è giovane e viaggia sulle ali dell’entusiasmo, quindi ha meno bisogno degli altri di recuperare. Bentancur è influente anche senza essere appariscen­te e la sua resistenza fisica ha permesso ad Allegri di sopperire senza traumi alla contempora­nea assenza di Khedira ed Emre Can. Pjanic ha giocato 9 gare di fila come Rodrigo, ma 4 volte è stato sostituito. Benta mai, perché serve e non sente la fatica.

TEMPO E FIDUCIA Alla Juventus è arrivato accompagna­to da referenze contrastan­ti: per Guillermo Barros Schelotto, suo allenatore al Boca, Madama si è assicurata l’erede di Pogba; per la stampa argentina, che aveva pronostica­to un ritorno entro sei mesi in Sudamerica, non era adatto per il calcio europeo. Il club bianconero ha sempre creduto in lui, rispedendo indietro tutte le richieste di cessione o prestito, e Fabio Paratici sta già trattando con il Boca per eliminare la clausola sulla futura rivendita del 50%. CALCIO PENSATO Rodrigo ama il mare, ma a Torino ha visto per la prima volta la neve. Col tempo si è abituato alle urla di Allegri, al freddo e alla nebbia. La sua nuova città (dove si è trasferito con la fidanzata Melani, argentina) gli ricorda Nueva Helvecia, dove è cresciuto e dove mamma Mari, che ora non c’è più, lo portava piccolissi­mo a vedere le partite di papà Roberto.

Ha lasciato casa a 13 anni per trasferirs­i a Buenos Aires, a 17 ha esordito alla Bombonera, a 20 è arrivato in Italia, a 21 ha fatto il primo Mondiale da titolare, eliminando CR7. Ad Allegri piace il suo calcio ragionato, perché fa giocate sempre a lungo termine. Energie da ventenne e testa da veterano, un mix perfetto per la Juventus.

A Torino ha visto >per la prima volta la neve ed è cresciuto con le urla di Allegri

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1. Rodrigo Bentancur. 21 anni, seconda stagione alla Juventus, in azione contro il Valencia 2. Al Mondiale di Russia: ottavi contro il Portogallo di CR7 3. Con la fidanzata Melani alla festa scudetto GETTY IMAGES 1
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