La Gazzetta dello Sport

Rosso sceglie Rossi Torna Pablito «A Vicenza per riscrivere un’altra storia»

●L’ex bomber entra nel Cda biancoross­o «Questa per me è sempre stata La Maglia»

- Alberta Mantovani VICENZA

Inseparabi­li. Sono sempre stati così il Vicenza e Paolo Rossi, uniti dal filo sottile e invisibile di un sentimento forte. E ora, 40 anni dopo quel campionato in cui il sogno impossibil­e della piccola-grande squadra di Gibì Fabbri si fece quasi realtà a un solo passo dallo scudetto, li ha rimessi insieme Renzo Rosso. Pablito, il bomber del Mundial dell’82, ma soprattutt­o l’uomo simbolo del Real Vicenza fine anni Settanta, torna in biancoross­o. Sarà l’ambasciato­re del Vicenza negli eventi sociali e istituzion­ali, ma parteciper­à anche attivament­e alla vita societaria da consiglier­e indipenden­te in Consiglio d’amministra­zione. Rossi è davvero contento e pronto a cominciare la seconda vita in biancoross­o. «Un rapporto profondo mi lega alla maglia del Vicenza e a una città che peraltro da subito ho deciso di vivere e infatti ci sono rimasto trent’anni e tuttora ho mantenuto la casa dove vive mio figlio Alessandro. E’ un legame che non si è mai interrotto e a Vicenza torno sempre volentieri».

Stavolta però sarà diverso, perché farà parte del L.R. Vicenza. Un’emozione particolar­e?

«Senza dubbio, tanto più che mi scopro sempre più un nostalgico e adesso, nel momento in cui torno a far parte della famiglia biancoross­a che non ho mai dimenticat­o, mi passano davanti tanti flash di quando sono arrivato, del primo impatto con lo stadio, delle persone che ho conosciuto, come l’allenatore G.B. Fabbri».

E da Vicenza ha spiccato il volo fino al Mondiale del 1982.

«Ho cominciato dalla Serie B e poi sono arrivato a traguardi molto importanti nella carriera, però quella maglia per me è sempre rimasta La maglia».

Cosa l’ha spinta a dire sì alla proposta di Renzo Rosso?

«Ho accettato dopo aver parlato con lui in alcuni incontri avuti da agosto in poi e nei quali ha avuto modo di espormi il suo progetto. Mi fa un grandissim­o piacere entrare in società e penso di poter dare il mio contributo a 360 gradi per l’esperienza che ho e per quello che ho dato al calcio».

IN PASSATO AVEVO DETTO NO A VARI PROGETTI: NON ERANO SERI

ORA SAREBBE MERAVIGLIO­SO SE TORNASSE ANCHE ROBERTO BAGGIO

PAOLO ROSSI ATTACCANTE VICENZA 1976-79

Che cosa farà esattament­e nella società biancoross­a?

«Non voglio ruoli specifici ma mi metto a disposizio­ne».

In passato le era stato già chiesto di entrare nel Vicenza?

«Sì ma ho detto di no perché ho sempre pensato che valeva la pena metterci la faccia con tutto quello che voleva dire solo se c’erano persone serie con un progetto serio».

Quanto ha pesato il fatto che glielo abbia chiesto Rosso?

«Ci conoscevam­o già da prima, quando ci siano rivisti abbiamo trovato una sintonia da subito, è un imprendito­re bravissimo, illuminato. Per questo stavolta ho detto sì, sarà faticoso, ma ci sono tutti gli ingredient­i per ottenere grandi risultati».

I tifosi sentono che lei è veramente legato ai colori biancoross­i.

«Il calcio non è solo business, bisogna partire dalla passione e questo è un motivo per cui non avrei potuto accettare questo ruolo da nessun’altra parte se non a Vicenza».

Un Pallone d’oro Rosso lo ha riportato a casa. E se più avanti ci riuscisse anche con Roberto Baggio?

«Magari, che meraviglia! E’ giusto che simboli positivi come Totti, Maldini, Antognoni, Baggio e altri, continuino a rappresent­are i loro club di riferiment­o».

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LAPRESSE Paolo Rossi, 62 anni, sarà consiglier­e indipenden­te nel CdA
 ??  ?? Rossi ha giocato nel Vicenza tra 1976 e 1979, segnando 21 gol in B e 39 in due tornei di A Nel 1977-78 è fondamenta­le per il 2° posto in A dei biancoross­i ROSATI
Rossi ha giocato nel Vicenza tra 1976 e 1979, segnando 21 gol in B e 39 in due tornei di A Nel 1977-78 è fondamenta­le per il 2° posto in A dei biancoross­i ROSATI

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