Azzurri fantastici Siamo a un passo dal Mondiale 2019
●La squadra di Sacchetti dopo 12 anni batte la Lituania: è a una vittoria dalla Cina. Il c.t.: «Tutto merito del gruppo. Sì, traguardo vicino»
Profeti in patria e per la patria. L’ItalBrescia ci spinge verso il check-in per la Cina, sede il prossimo settembre di un Mondiale che manca all’Italia da dodici anni. Una vittoria in Polonia certificherebbe l’agognata qualificazione. Una sconfitta, senza incastri favorevoli, rinvierebbe il discorso alla prossima finestra, quella di febbraio dove servirebbe un successo. Intanto la Lituania (già qualificata) è affondata e succede di rado. L’ultima volta nel 2006, poi sette sdentate, prima della magica serata che ci porta a un passo dalla qualificazione.
ITALBRESCIA Un grazie va innanzitutto alla colonia bresciana. Un superlativo Luca Vitali innesca il quintetto della svolta: al suo fianco Awudu Abass, Brian Sacchetti e il fratello Michele, tutti figli della Leonessa.
LA CHIAVE
Luca Vitali e il resto della pattuglia di Brescia protagonisti della vittoria
Il play: «Ci troviamo a occhi chiusi, in effetti. Che bello giocare con loro»
Attorno a loro un monumentale Achille Polonara. E ci mette la firma pure Pietro Aradori, bresciano doc, sul finire del secondo quarto, quando i baltici perdono l’inerzia del match. «Per me - spiega il c.t. Sacchetti - è la vittoria del gruppo. Altre volte ci ha guidato il singolo, spesso Della Valle, ma in questa occasione devo ringraziare il coro: ne ho utilizzati dodici e tutti hanno portato il loro mattoncino. Ora l’obiettivo è veramente vicino...». Il resto lo fanno i rimbalzi (40-36 per noi, di solito con la Lituania «vera» è un miraggio), il saldo delle palle perse (6 l’Italia, 12 gli avversari) e una difesa capace di tenere i lituani a soli 12 punti nell’ultimo quarto in una serata non eccelsa al tiro. «Sì - sorride Meo - siamo stati capaci di vincerla anche così».
LA PARTITA Ma l’avvio è pieno di patemi. Impiega una dozzina di minuti, il c.t. azzurro, a trovare la formula giusta per togliere i lituani dal piedistallo. Prima diversi tentativi a vuoto: Burns va a rallentatore, Filloy è impacciato, Alessandro Gentile parte bene e poi si siede, Tonut si batte ma non brilla. I baltici intanto tirano col 73% e dall’arco sono spietati (4/4), mentre l’Italia, pur dominando a rimbalzo offensivo, parte con un indecoroso 7/20. Così non si va da nessuna parte ma, per fortuna, la netta superiorità altrui si traduce in un banale +5, toccato più volte, che gli azzurri suturano quando Meo abbassa il quintetto, giocando praticamente senza centri. Serve, a quel punto, cemento armato in difesa e una transizione letale. E qui sale in cattedra il gruppo bresciano: Luca Vitali innesca ad occhi chiusi i suoi fratelli (veri e acquisiti). Con Michele Vitali, Abass e Brian Sacchetti si vola. «In effetti - ammette il playmaker azzurro, che chiude con 8 assist ci troviamo ad occhi chiusi. Per me è comunque un piacere guidare tutti questi ragazzi». Parziale di 10-0 che ribalta il match, impreziosito anche dalla verve di Polonara, che in area lituana fa razzia di rimbalzi. Sulla sirena dell’intervallo, Aradori infila il massimo vantaggio (+7). «Abbiamo cambiato qualcosa dal punto di vista tattico - rivela il c.t. - mettendoli in difficoltà. Loro sanno sempre come castigarti: sono tutti bravi tiratori». Anche se in campo ci sono le terze linee governate dalla triade Kalnietis-Maciulis-Seibutis , a noi sempre e comunque indigesta. Maciulis si mette in proprio nel terzo periodo riportando la Lituania nel match. A quel punto torna utile anche lo spessore fisico di Gentile e dell’ottimo Biligha. La tripla di Brian Sacchetti a 22 secondi dalla fine vale l’urlo della liberazione. La Cina è ormai a un passo.