La Gazzetta dello Sport

«Io, Nadia, ancora qui anche per Elena»

●La Fanchini riparte dalla sua Lake Louise: «Sono stata male per mia sorella, ma lei mi dice di non mollare»

- Marisa Poli

Sulla pista del cuore Nadia Fanchini ha colleziona­to tre podi. Il primo, dodici anni fa, aprì la serie che avrebbe potuto essere molto più lunga se a fermarla non ci si fossero messi tanti infortuni da essere eccessivi per una squadra intera, non per una persona. Sulla pista di Lake Louise Nadia vuole andare ancora veloce, come quando vinse il superG del 2008, una delle due vittorie di Coppa in carriera. La seconda prova non è andata come si aspettava, il ritardo dalla più veloce, l’austriaca Nicole Schmidhofe­r, è oltre i due secondi. «Ma io sono ancora qui a lottare, perché ci credo».

Come sta Nadia?

«Abbastanza bene, i problemi fisici ci sono ma mi sembra di aver trovato il modo di gestirli».

Lake Louise l’ha sempre ispirata.

«Sono contenta, in generale parto meglio degli anni scorsi. Con la fisioterap­ia, con la preparazio­ne atletica ho trovato l’equilibrio per le ginocchia. Rispetto allo standard va molto meglio. Prima riuscivo a fare solo quattro giri, ora bene. A Copper, in allenament­o, ho lavorato molto bene».

Le Dhlions, le velociste azzurre, hanno perso tante atlete prima di cominciare.

«È stato un periodo davvero difficile, ho accusato il colpo. Elena è mia sorella, uno dei pilastri della mia vita, si è fatta male anche Hanna (Schnarf), una cara amica. Ci alleniamo insieme da oltre 10 anni, è una delle colleghe con cui ho legato di più. La mazzata è stata quando è caduta Elena, dopo quello che aveva passato con la malattia. Ma lei si arrabbia se sono triste. Ci sentiamo spesso via chat. Mi dicono: devi farlo per noi, devi goderti queste gare. Ma io sono stata male quasi più di quando mi sono infortunat­a io».

Era in pista quando si è fatta male Elena?

«Sì, è partita davanti a me. Quando ho sentito start stop alla radio, che è quello che si dice quando qualcuno è caduto, sono stata male. È stato un brutto incidente. E pensare che stavamo sciando sul facile, andavamo piano. Non si è sganciato lo sci ed è andata così».

Ora cambiano i piani?

«Io sono qui, il mio sogno è sempre lo stesso: il podio. Come quando ero piccola».

Fra poco compirà i 15 anni di Coppa, fa impression­e?

«Ho esordito il 13 dicembre 2003, nel gigante dell’Alta Badia in cui vinse Denise Karbon. Mi fa effetto pensare a tutti questi anni. Ho avuto la fortuna di conquistar­e 15 podi, con le medaglie Mondiali. Questo sport mi ha dato tanto, ma ne ho anche passate di tutti i colori».

Lo rifarebbe?

«Sì, per le emozioni che ho vissuto. Per quello che mi ha insegnato, lo sci è la mia passione. Ha aiutato mia sorella a guarire, non lo dimentiche­rò mai. Certo, mi spiace per gli infortuni, ho il rammarico di essermi persa qualcosa per questo. Da piccola ho sognato tanto anch’io, ce l’ho sempre messa tutta e sono ancora qua a lottare».

Da capitana, che dice delle compagne?

«Nicol Delago crescerà bene, ha bei piedi. Delle giovani aspetto la Gasslitter, che torna dopo due infortuni gravi, servirà pazienza. Poi ci sono Elena Curtoni e Francesca Marsaglia, anche loro rientrano dopo essersi fatte male. E aspettiamo Sofia (Goggia, n.d.r.), lei è una garanzia. Da capitana quando posso dare indicazion­i sulle piste che magari conosco meglio, lo faccio sempre volentieri».

IL MIO FIDANZATO MI HA REGALATO L’ANELLO, PENSAVA MI RITIRASSI...

NADIA FANCHINI DUE MEDAGLIE IRIDATE

Sarà l’ultima stagione?

«Chissà. Vediamo come va, se arrivano i risultati come faccio a ritirarmi. Al mio fidanzato l’anno scorso ho detto: “Quando smetto di sciare ci sposiamo”. Mi ha regalato l’anello, pensava che mi ritirassi. Invece sono ancora qui, perché mi piace, mi diverto. Poi vedremo».

 ?? AFP ?? Nadia Fanchini, 32, ha esordito in Coppa del Mondo il 13 dicembre 2003 nel gigante in Alta Badia
AFP Nadia Fanchini, 32, ha esordito in Coppa del Mondo il 13 dicembre 2003 nel gigante in Alta Badia
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