La Gazzetta dello Sport

Feeling Chiesa-Simeone la speranza Fiorentina Pioli: «Sì, è La Partita»

1Il tecnico: «Si riparte da zero, ogni nostra energia va incanalata in questa sfida. E proviamo a sporcare le giocate di Ronaldo»

- Giovanni Sardelli FIRENZE

Che sia pace calcistica o un vero e proprio condono, poco importa. «Tutto quello che è stato fatto fino ad ora non conta nulla», tuona Pioli. «Con la Juve si riparte da zero perché questa è La Partita». Il tecnico viola prova a spazzare via le nubi grigiastre che avvolgono il periodo della Fiorentina, proteggend­o ed al tempo stesso responsabi­lizzando la propria squadra. Poco importa quindi che Simeone non segni dallo scorso 19 settembre (alla Samp) o che lo straordina­rio lavoro su e giù di Chiesa abbia portato in dote al talento viola appena due reti. E’ quasi un «tutto o nulla» da gara secca. «Oggi conta solo la Juve, dobbiamo prendere energia da ogni singolo elemento ed incanalarl­a in questa partita», il pensiero del tecnico.

CERCASI ATTACCO Dell’intesa fra i due riferiment­i offensivi si è detto molto. Certo in alcuni frangenti le uniche cose che Simeone e Chiesa sembrano avere in comune sono l’essere figli d’arte e giocare con la stessa maglia sulle spalle. Zero assist dell’uno verso l’altro: quando ci hanno provato, è stato il timing a fregarli. Non c’è cattiveria, è più questione di alchimia. Pioli minimizza e forse ha anche ragione. Ma che l’attacco sia inceppato è certificat­o dai numeri. Togliendo le sei reti della prima giornata al Chievo, la Fiorentina ha segnato 12 gol in 12 partite. Quattro nelle ultime cinque (tutte pareggiate). E la somma dei gol di Simeone (2), Chiesa (2) e Pjaca (1), eguaglia le reti di Benassi (5). Chiaro che molti dei problemi viola siano davanti. Nonostante Chiesa, dal punto di vista delle prestazion­i, stia disputando un campionato di altissimo livello. Simeone, se non altro, si è tolto la soddisfazi­one di segnare una doppietta ai bianconeri con la maglia del Genoa.

SOLD OUT Magari è per questo che Pioli alla Juventus toglierebb­e Chiellini. «Sposta gli equilibri, non ha sostituti». Anche se l’attrazione resta Cristiano Ronaldo. «Insieme a Messi è il miglior giocatore al mondo. Per molti aspetti è immarcabil­e, dovremo sporcargli le giocate e fargli arrivare pochi palloni». Stima per Allegri: «E’ il migliore, anche se alla Panchina d’Oro ho votato Gasperini». E tanta voglia di impresa. «Dovremo essere precisi dal punto di vista tecnico, mettendo anche cuore e sacrificio sapendo di dover correre tanto». A spingere la Viola oltre 40mila spettatori. Gli ultimi biglietti (di tribuna laterale) andranno via stamattina: stadio pieno, per quanto possibile. In difesa torna Pezzella, per il resto sarà la stessa Fiorentina vista a Bologna.

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INSIDEFOTO Federico Chiesa, 21 anni e Giovanni Simeone, 23 anni

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