Caso Mayorga Der Spiegel: «Due versioni di Ronaldo»
Ronaldo da mesi fa parlare solo il campo, mentre a Las Vegas la polizia continua a indagare sul caso Mayorga. Intanto Der Spiegel ha ripescato dal calderone di Football Leaks altri documenti sui mesi seguenti alla presunta violenza sessuale del ‘09. Delle mail (alcune usate per tradurre dal portoghese all’inglese le frasi più spinte) confermerebbero l’autenticità del questionario che il team di avvocati sottopose a Cristiano per scoprire cosa accadde. Emergerebbe il «lavoro» sul testo, tra la versione di settembre e quella definitiva di dicembre. All’interrogativo «Cosa è stato detto da te e dalla signora C?», a settembre X (ovvero Cristiano) direbbe: «Ha detto che non era appropriato fare sesso. Ma anche così, ha afferrato il mio…». A dicembre, la risposta sarebbe solo: «S ha afferrato il mio…». Altra domanda: «La signora C ha mai alzato la voce o urlato?». Risposta di settembre: «Ha detto di no e si è fermata diverse volte». Risposta di dicembre: «No». E ancora: «La signora C ha detto qualcosa dopo i rapporti sessuali?». A settembre: «Disse: “Str..., mi hai costretto, idiota, non sono come le altre”. E io ho detto: “Mi spiace...”». A dicembre semplicemente: «No». Pare che gli avvocati portoghesi non abbiano inoltrato la prima versione negli Usa, ma le comunicazioni erano frequenti: in una mail a Osorio de Castro, storico legale di CR7, il collega Jay Lavely (che aveva preparato il questionario) gli avrebbe riferito di una discussione avuto con l’avvocato difensore di Las Vegas, Richard Wright. Secondo quest’ultimo Ronaldo avrebbe avuto all’epoca «un 50-50% di possibilità» in caso di processo.