Mertens sfida Hamsik: «Ti prenderò»
Il belga, con 20 reti, è il miglior realizzatore europeo nella storia del Napoli e ora punta il capitano
La dichiarazione di sfida è stata consegnata all’interessato subito dopo la doppietta alla Stella Rossa. «Attento, Marek, tra poco cancellerò il tuo record». Il messaggio recapitato a Hamsik è quello di Dries Mertens che, mercoledì sera, ha raggiunto quota 100 gol con il Napoli. L’idea dell’attaccante belga è abbastanza chiara: prima di lasciare Napoli vuole insediarsi al primo posto nella speciale classifica dei marcatori di tutti i tempi nella storia del club. Primato che, attualmente, detiene proprio il capitano che comanda con 123 gol.
DOPPIA CIFRA
In quest’avvio di stagione, Mertens è già andato in doppia cifra: sono 7 i gol realizzati in campionato e 3 quelli segnati in Champions League. Negli ultimi due anni, il suo rendiconto stagionale non è stato niente male: nel primo, ha chiuso con 34 reti all’attivo. Nel secondo, con 22, pur avendo giocato tre partite in più (49) rispetto all’anno precedente (46). Numeri importanti, sicuramente, che racchiudono la storia napoletana di questo ragazzo che la gente chiama affettuosamente «Ciro». Tra Mertens e Napoli il legame è molto forte, all’attaccante piace viverla la città, andare in giro e, magari, essere molto paziente con la gente che lo ferma continuamente per un autografo o un selfie. Napoli è il suo universo, come il Napoli. Qui, si è realizzato e ha conquistato, definitivamente, la Nazionale del Belgio, di cui oggi è uno dei punti fermi.
PRIMO IN EUROPA Un primato l’ha stabilito, in ogni modo, Dries Mertens: è quello dei gol “europei” del Napoli. Nella speciale classifica, è balzato al primo posto, con 20 reti, dopo i due gol segnati alla Stella Rossa. Un balzo significativo, perché ha superato, nell’ordine, Edinson Cavani (19) e Marek Hamsik (16), mentre Lorenzo Insigne è fermo a quota 13. Insomma, le sei stagioni napoletane ne hanno esaltato la carriera, ponendolo all’attenzione del grande calcio. Merito suo, senz’altro, ma anche di chi lo ha allenato in questi anni. Maurizio Sarri lo ha inventato attaccante centrale, dopo il primo infortunio di Arek Milik, mentre Carlo Ancelotti ne sta valorizzando le qualità sotto porta nel 4-4-2 con Lorenzo Insigne compagno offensivo.
CENTRAVANTI E BASTA Oggi, Mertens è un centravanti vero, magari meno determinante sul piano fisico, ma imprevedibile sotto l’aspetto tecnico e della rapidità nei movimenti. Le sue qualità sono facilmente riscontrabili negli ultimi venti metri, quando s’avventura in triangolazioni nello stretto con Insigne che, spesso, porta uno dei due alla conclusione vincente. L’altra sua caratteristica è quella degli inserimenti, la capacità che ha di attaccare gli spazi e sorprendere i difensori. I due gol alla Stella Rossa spiegano bene il concetto. Doti che Carlo Ancelotti ha deciso di capitalizzare per intero. Dopo un paio di mesi di esperimenti, l’allenatore ha deciso: sarà Mertens il centravanti titolare con Milik pronto a subentrargli dalla panchina. Anche perché sarebbe un azzardo privarsi della continuità del nazionale belga: da tre stagioni è il capocannoniere indiscusso del Napoli, i suoi gol sono serviti e serviranno a tenere in piedi il grande sogno. Nella scorsa estate il suo nome è stato associato ad alcuni club della Premier League, sarebbe bastato versare la clausola di 28 milioni di euro per ingaggiarlo. Ma, dopo un chiacchierata con Ancelotti, prima della partenza per il ritiro di Dimaro, ad inizio luglio, si è convinto di restare, a provare a sconfiggere l’egemonia della Juventus. E nell’impresa lui ci crede, così come lo stesso allenatore, nonostante gli 8 punti che separano il Napoli dalla capolista. D’altra parte, con 25 giornate ancora da giocare, di tempo ce n’è per realizzare il sogno. Juve permettendo.
IL DUELLO
Lo slovacco, invece, guida il ranking azzurro di tutti i tempi con 123 gol. E ora Dries vuole soffiargli il primato