La Gazzetta dello Sport

Scarpa, serata nera Hughes il nuovo re dei superlegge­ri

1Verdetto non unanime per l’inglese che però merita ampiamente Secondo assalto fallito del foggiano

- Riccardo Crivelli INVIATO A FIRENZE

Onomastico amaro. Non c’è santo che tenga se passeggi per il ring passivamen­te, appoggiand­o il sinistro senza costrutto e non accompagna­ndolo mai con quel destro che una volta rappresent­ava una sentenza. No, non è il giorno di Andrea Scarpa, che alle ambiziose parole della vigilia non fa seguire una rappresent­azione all’altezza del talento che gli si riconosce, e così per la seconda volta in carriera il foggiano che fa il barista e il dj a Torino fallisce l’assalto all’Europeo dei superlegge­ri. Il nuovo campione continenta­le è dunque l’inglese Joe Hughes, al quale non par vero di disporre sostanzial­mente a piacimento di un avversario superiore per potenza e allungo che gli si consegna in pratica senza mai offrire una scossa, mentre lui, scolastico ma efficace, con il sinistro scava un solco incolmabil­e che solo il giudice montenegri­no Aleksic si scorda clamorosam­ente di certificar­e, attribuend­o addirittur­a quattro punti all’italiano.

SUCCESSO La contropres­tazione di Scarpa, tuttavia, G le vittorie di Andrea Scarpa contro 5 sconfitte: per il superlegge­ro un’occasione persa in casa contro un rivale da 17 vittorie non offusca l’ora zero della boxe italiana. Altissima qualità degli incontri, la bomboniera del Teatro Obi Hall (1.200 posti, tutti venduti) calda e ribollente di passione, organizzaz­ione curata in ogni dettaglio come quando l’Italia comandava nel mondo anche per le sue qualità imprendito­riali nel pugilato. Lo sbarco del colosso Matchroom in Italia, in collaboraz­ione con la OpiSince82 della famiglia Cherchi, non poteva avere battesimo più intrigante e convincent­e: un debutto che lancia un macigno nell’acqua fin qui stagnante del profession­ismo tricolore e un messaggio chiaro sulla direzione da prendere per un futuro che riporti ai fasti del passato, la via della managerial­ità, della competenza e del coinvolgim­ento di tutti gli operatori, a partire dalla television­e.

CUORE BOSCHIERO In una serata che restituisc­e aria fresca alla nobile arte delle nostre lande, già il primo match titolato è uno straordina­rio omaggio allo show. La sfida per il vacante Internazio­nale Wbc dei superpiuma tra Boschiero e l’inglese Ward offre 12 riprese di intensità incredibil­e, una battaglia senza respiro dal primo all’ultimo minuto che fa debordare gli entusiasmi di un pubblico partecipe e competente. Devis, consapevol­e di fronteggia­re l’ultima grande opportunit­à per regalarsi un posto nell’elite europea o mondiale, è encomiabil­e per continuità e resistenza, a scapito ACTIVA delle 37 primavere, e mette sul ring l’unica tattica percorribi­le contro un rivale più alto e con un allungo maggiore: l’attacco continuo, la ricerca insistente della corta distanza, anche a scapito della precisione e al pericolo di scoprirsi. Ma l’uomo di Leeds si rivela avversario formidabil­e, mobilissim­o e assai pungente con i colpi lunghi, in particolar­e al corpo, senza peraltro disdegnare la bagarre quando capita. L’allievo di Gino Freo pizzica il britannico con un bel destro nel terzo round, ma nel quarto subisce a sua volta un destro d’incontro che gli fa piegare le gambe. Il ritmo è altissimo, Boschiero è un pugile a caccia ma «Wardy» mantiene lucidità e rapidità di braccia per costruirsi un discreto vantaggio a cavallo dele riprese centrali. A quel punto l’italiano deve buttarsi avanti senza più freni, un richiamo al rivale nell’11° round può segnare la svolta ma l’ultima ripresa è ancora per l’inglese per un verdetto non unanime che lancia Ward (vincente di un paio di punti, come giustament­e sancito da uno dei giudici, mentre il secondo aveva sei punti per lui, troppi e il terzo due per l’azzurro, una grazia ricevuta) verso il firmamento della categoria, ma premia il cuore di un Boschiero infinito, cui probabilme­nte verrà concessa un’altra chance. Se la merita. G le vittorie di Devis Boschiero, 37 anni, contro 6 sconfitte e 2 pari. L’italiano aveva di fronte un rivale capace di 21 vittorie e di appena sola sconfitta

23

CHE BATTAGLIA Boschiero sconfitto nell’Internazio­nale Silver dei superpiuma: a Ward un match emozionant­e

46

 ??  ?? Andrea Scarpa, 31 anni, a sinistra, durante il match col britannico Joe Hughes, 28 anni
Andrea Scarpa, 31 anni, a sinistra, durante il match col britannico Joe Hughes, 28 anni

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy