ROMA-INTER DA BRIVIDI SPALLETTI ALL’ATTACCO DEL PADRE DI LAUTARO
Di Francesco si gioca tutto: «Voglio il sangue agli occhi» Ma anche il tecnico nerazzurro non può più fermarsi
Le sue prime due volte contro l’Inter furono a dir poco traumatiche: due sconfitte identiche, due sberle che ad andar bene ti fanno venire un mal testa pazzesco, con quei due 7-0 incassati tra il 2013 ed il 2014 con il Sassuolo che Eusebio Di Francesco non ha mai dimenticato. Poi, però, i conti il tecnico della Roma li ha riequilibrati strada facendo, vincendo quattro delle successive sfide sette sfide contro i nerazzurri, pareggiandone una e perdendone due. Tra cui quella dell’andata della scorsa stagione all’Olimpico (1-3) che ancora non gli è andata giù, tra i tre pali colpiti dai giallorossi e il rigore non concesso su Perotti. «Questa volta conta solo vincere ed allora mi andrebbe bene fare anche come l’Inter in quella partita lì, vincendo senza meritare – dice Di Francesco alla vigilia – Stasera dovremo dare tutto, senza doverci rimproverare nulla. E sarà fondamentale sbagliare meno dell’avversario, ora dobbiamo ridurre gli errori. Anche perché l’Inter è cresciuta, è più aggressiva del passato e finora ha dimostrato di essere più forte di noi». E perché, finora, lui in carriera non ha mai battuto Spalletti: in tutto un pareggio e 4 sconfitte.
IL FUTURO Tra l’altro, la partita di questa sera può essere anche un importante spartiacque per il suo futuro. Anche se poi Di Francesco, da questo punto di vista, si sente sufficientemente sereno.
«Mi girano tanto per molte situazioni, ma io darò sempre il massimo, a prescindere. Stasera voglio una squadra con il sangue agli occhi, perché questa è una partita che può farci cambiare passo. Quattro punti da recuperare sulla zona Champions non sono tantissimi, abbiamo tutto il tempo per recuperare. A patto però di iniziare a cambiare marcia». Ed a cambiare marcia dovrà pensare anche Schick, alla sua quarta partita consecutiva da titolare. «Deve credere di più nei suoi mezzi. L’aspetto mentale è predominante per la prestazione e lui qui deve migliorare. Anche Under deve imparare a selezionare meglio le scelte, ad esempio. Ma prende sempre l’iniziativa ed ha sempre voglia di far male all’avversario».
I SUOI EX Intanto oggi DiFra non si troverà di fronte Nainggolan, che ha avuto nella scorsa stagione. Ci sarà invece Politano, che la Roma ha lasciato andare nel 2016 e che Eusebio ha allenato al Sassuolo. «Per me Radja resta un grande calciatore, si vede che ancora non ha brillantezza a causa di una serie di infortuni che non gli hanno permesso di allenarsi con continuità. Politano, invece, sono stato io il primo a mandarlo via dalla Roma, nel senso che appena l’ho visto a Sassuolo ho chiesto subito di riscattarlo. Quando era giovane aveva delle potenzialità inespresse, nel senso che non sapeva bene chi fosse. Oggi sta facendo vedere chi è, purtroppo altrove».
UNDER Detto che in extremis DiFra ha perso anche Karsdorp per un’infiammazione, la speranza è di poter contare dal via su Cengiz Under. L’esterno turco, infatti, non sta benissimo. Non dovesse farcela, spazio in corsa a Kluivert. Dietro, invece, ballottaggio tra Juan Jesus e Fazio, con il brasiliano che stavolta parte favorito.
SCHICK DEVE CREDERE DI PIÙ IN SE STESSO E CRESCERE DI TESTA
EUSEBIO DI FRANCESCO ALLENATORE ROMA