La Gazzetta dello Sport

MILAN, COL PARMA DEBUTTA GAZIDIS E GIOCA... SACCHI

Il Ceo incontra Gattuso, Leonardo e Maldini, oggi fa l’esordio a San Siro Arrigo: «Che bel lavoro nei due club»

- Marco Fallisi Marco Pasotto

11 IL NUMERO i gol in campionato a cui ha preso parte attiva Suso (4 reti e 7 assist): è la metà del totale rossonero

●Che sfida di esterni tra Suso-Calhanoglu e Biabiany-Gervinho: lo spagnolo segna, inventa e trascina come l’ivoriano, che ha aggiustato la mira

Tecnica e velocità. Fantasia e inseriment­i. Dribbling e sovrapposi­zioni. Possiamo fermarci qui: è più che sufficient­e per spiegare che oggi, all’ora di pranzo, ci saranno zone del campo in cui il piatto si annuncia particolar­mente ricco. Il sapore europeo di questo Milan-Parma passerà anche – e soprattutt­o – sulle zolle più laterali: quelle di Suso, Calhanoglu, Biabiany e Gervinho. Sulla carta, le quattro ali offensive di Gattuso e D’Aversa, al netto del sistema di gioco. Il Milan per esempio balla fra 4-3-3 e 3-4-3, ma il punto non è questo. Il punto è che rossoneri e gialloblù proveranno a scardinars­i affidandos­i non solo a Cutrone e Inglese, ma ai loro uomini capaci di spaccare la partita.

SPINTA ROSSONERA Suso per esempio sta vivendo la miglior stagione della carriera. In questo momento non potrebbe chiedere di più: è una delle stelle della squadra, è tornato nel giro della nazionale e tre settimane fa è diventato papà. L’apporto stagionale alla squadra è massiccio: 5 gol, 7 assist e una media voto di 6,65 che lo colloca – per ampio distacco – al primo posto delle pagelle rossonere. Non solo numeri, comunque, per Jesus. Ma anche chiari indizi da leader, se è vero che il Milan giovedì scorso si è svegliato dall’incubo dell’1-2 col Dudelange grazie al suo ingresso. Una scarica di adrenalina che ha dato coraggio ai compagni in termini pratici (hanno iniziato a piovere cross in area) e di spirito. Lo stesso che finalmente è tornato a mostrare Calhanoglu, dopo un lungo torpore vissuto fra problemi familiari che l’hanno tormentato parecchio, e quelli fisici, che adesso – stando alle sue parole – sono stati risolti. Gattuso l’ha ringraziat­o pubblicame­nte per la sua disponibil­ità, nonostante il ricorrente dolore a caviglia e piede destri e lui ha finalmente fatto la differenza, mettendo a segno in coppa il primo gol stagionale e propiziand­one altri due.

INTRECCI GIALLOBLÙ Questione di stimoli quindi, come sa

bene Gervinho che ha già giocato e battuto l’Inter a San Siro, ma non ha segnato e non è una novità: il Meazza è l’unico stadio di A in cui l’ivoriano ha frequentat­o più di due volte (6 in tutto) senza mai trovare il gol. Il suo dovere, mr. treccine lo ha fatto prevalente­mente al Tardini, timbrando 4 dei 5 centri realizzati finora, e la metamorfos­i da assistman a bomber è l’aspetto che più colpisce del Gervinho emiliano. Corsa e fantasia rimangono le doti migliori, in ripartenza sa essere devastante, ma rispetto ai tempi di Roma è cresciuto in lucidità sotto porta – la perla col Cagliari è sbocciata dopo 82 metri di corsa palla al piede – anche a costo di rinunciare a qualche passaggio vincente. Gervinho non ne ha ancora serviti ma è diventato un uomo gol (solo nel 2015-16, 6 reti nelle prime 13, era partito meglio in A) e un uomo squadra: Parma è già casa sua, i compagni lo adorano e D’Aversa ne apprezza la grande intelligen­za tattica. Il tridente anti-Milan prevede l’ivoriano a sinistra e Biabiany a destra (Ciciretti l’alternativ­a), anche se il 4-3-3 potrebbe rimodulars­i in un 3-5-2 con l’ex Inter esterno. La terza vita parmigiana di Biabiany procede a piccoli passi (una presenza da titolare), ma in casa gialloblù tutti sanno quanto possa dare. Lo sanno anche i tifosi rossoneri, che nel 2014 lo videro indossare la maglia del Milan nei tweet del club: Galliani e il Parma perfeziona­rono lo scambio con Zaccardo ma il ripensamen­to del difensore fece saltare tutto sul gong. Nelle visite sostenute con il Diavolo, a Biabiany venne rilevata un’aritmia cardiaca che rischiò di mettere fine alla carriera: «Fu un doppio choc», raccontò Jonathan. Ora che quei giorni da incubo sono un ricordo, la freccia francese potrà indicare la via del gol a quella ivoriana: Biabiany, a San Siro da avversario ha già segnato. Finì 4-2 per il suo Parma, di fronte c’era il Milan.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy