La Gazzetta dello Sport

Mezzala o play, sempre al top È il principe del centrocamp­o

●Alla decima gara di fila è arrivato anche il 2° gol in A Allegri lo stima e da lui pretende tanto

- Fabiana Della Valle INVIATA A FIRENZE

Ormai quando gioca bene non fa più notizia, perché essere tra i migliori della Juventus per Rodrigo Bentancur è diventata la normalità. Così il ragazzo uruguaiano che da mezzala ieri è diventato regista (senza far rimpianger­e Pjanic) si è dovuto inventare qualcosa in più per far parlare di sé. Il gol era ciò che Massimilia­no Allegri gli chiedeva da un po’, un centro dopo quello di Udine (il primo in assoluto per lui con la Juve) per dare un’altra prova della sua maturità. Quando sei in fiducia, tutto ti sembra facile e anche i movimenti meno abituali diventano naturali.

INSERIMENT­O,

FINTA E GOL Rodrigo ha sbloccato la gara del Franchi al 30’ del primo tempo: uno-due con Dybala, finta di corpo e tiro di sinistro. Un gol bello e per niente semplice, arrivato dopo un perfetto timing nell’inseriment­o. «Mi ha ricordato una mia azione in un vecchio Milan-Pescara – ha scherzato Allegri –. A volte in questi casi non sai se tirare o fintare: se il difensore arriva a mille all’ora devi fintare, non se l’aspetta». Rodrigo l’ha fatto e poi, quasi incredulo, ha urlato gol ed esultato alla vecchia maniera, sollevando entrambi i pugni verso l’alto. Poi si è preso Dybala sulle spalle e insieme hanno fatto un po’ di caroselli. Bentancur ha giocato ieri la decima partita di fila e senza cambi, Ronaldo stavolta è stato sostituito ma lui no. È il nuovo totem della mediana di Allegri, gli altri ogni tanto rifiatano, lui c’è sempre, con i suoi ritmi sudamerica­ni, la capacità di calarsi in una nuova posizione e la testa che viaggia a mille all’ora: Rodrigo quando va a prendere il pallone sa già che cosa ne farà. Non ha il dinamismo di Matuidi o l’estro di Pjanic, però è un centrocamp­ista completo di lotta e di governo.

PIÙ VELOCITÀ E MENO ERRORI La sua crescita quest’anno è stata esponenzia­le, ma Allegri dal giovane uruguaiano vorrebbe sempre di più: «Ogni tanto si deve sveltire nella consegna della palla, si deve mettere sempre in una posizione migliore. Nei primi dieci minuti ha perso un paio di palloni perché è andato di spalle, si voleva girare con la palla e quella è una posizione del campo in cui tu la palla la devi far viaggiare veloce per dare i tempi alla squadra. Piano piano è entrato in partita, è cresciuto e la Juve ha giocato meglio». E ha vinto anche per merito suo. La fidanzata Mel lo ha omaggiato con una foto dell’esultanza di Rodrigo nelle sue Instagram Stories, a Torino festeggera­nno insieme.

FIDUCIA L’uruguaiano si è mosso bene da regista al posto di Miralem Pjanic

Max lo applaude: «Quando è entrato in partita, abbiamo giocato meglio»

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GETTY Rodrigo Bentancur, 21: secondo anno alla Juve

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