La Gazzetta dello Sport

D’Aversa ricorda: «Rino e quelle cene di pesce...»

- PARMA Sandro Piovani

● Chissà come se l’immaginava il suo ritorno al Meazza Roberto D’Aversa, visto che per lui «il Milan è stato quasi una famiglia. Ricordo quando Gattuso mi portava a mangiare il pesce, gli allenament­i con Maldini e Ronaldo...». Ora però c’è da portare il Parma alla salvezza e l’ostacolo si chiama proprio Milan. E il Parma ci arriva con un carico di elogi, col sesto posto in classifica. «Non dobbiamo farci influenzar­e. Siamo consapevol­i delle difficoltà della partita. Serviranno le nostre solite doti: umiltà, determinaz­ione e concentraz­ione». Sin qui la teoria. Nella pratica D’Aversa dovrà fare a meno di e Gazidis? «Quando parla è un tipo che affascina – ha raccontato ieri Rino –, si vede che ha esperienza e sa di calcio, saprà dare un valore aggiunto».

MERCATO I primi regali potrebbero essere posati sotto l’albero di Natale, a condizione di non smontarlo fino a ben dopo l’Epifania. Doni di mercato, s’intende. Gattuso non ha intenzione di scrivere letterine: se gli si nomina Cesc Fabregas risponde che sì, lo apprezza come possono piacergli campioni del calibro di Modric o Kanté, ma al momento non c’è nulla di concreto. Reale, invece, era stato il progetto legato a Cristiano Ronaldo durante la gestione cinese: parola di Rino,

dell’a.d. Siligardi, al suo posto più Biabiany che Ciciretti e con il dubbio in regia, ovvero Stulac o Scozzarell­a? «Chiunque giochi, dovremo concedere il meno possibile», chiosa il tecnico. Perché il Milan è il Milan e il Parma lo sa bene. che controfirm­a il retroscena raccontato dall’ex d.s. Mirabelli. Fantacalci­o, ormai: CR7 veste bianconero.

A QUATTRO Meglio concentrar­si sul campo: c’è un Parma «che non è 6° per caso e quando riparte fa paura, non basterà la prestazion­e offerta col Dudelange per vincere». C’è un Andrea Conti che «meriterebb­e di rientrare e ha uno spezzone di gara nelle gambe, per la veemenza che ci mette bisogna considerar­lo recuperato». E c’è il cambio di sistema di gioco da adottare, col ritorno al 4-3-3: il manuale sconsiglia la difesa a tre contro tridenti come quello gialloblù, ma il passaggio a quattro richiederà l’azzardo di Abate in versione centrale puro. A centrocamp­o spazio a Mauri, anche se i compiti di regia dovrebbero toccare più a Bakayoko.

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AL MEAZZA

I punti conquistat­i dal Milan in casa sui 22 totali: 4 vittorie, il k.o. con la Juve e il pari con l’Atalanta

BAKA E CUTRONE OK Più dei moduli – amano ripetere gli allenatori – conterà lo spirito di gruppo. Che è cresciuto anche per via dei guai fisici che hanno colpito la rosa, assicura Gattuso. Chi sta meglio, come Calhanoglu, finalmente inizia a dare un contributo più pesante («ma servono altre prove di alto livello per dire che è ritrovato»). Chi è uscito malconcio dal giovedì di Europa League, come Bakayoko e Cutrone, sarà a disposizio­ne nonostante tutto. A trovare la quadra tattica poi penserà lui, l’allenatore. Che ama rinchiuder­si a Milanello e isolarsi dalle voci per preparare le partite. «L’importante è che mia moglie non protesti», ride Rino. E pazienza se oggi lui non sarà a casa per il pranzo domenicale, perché improrogab­ili impegni lo reclamano altrove.

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Roberto D’Aversa, 43 anni ANSA

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