La Gazzetta dello Sport

Six and the City Pep non si ferma e allunga a +5

●Sesta vittoria di fila per Guardiola in Premier, ieri 3-1 al Bournemout­h. La pressione è tutta su Klopp

- Stefano Boldrini CORRISPOND­ENTE DA LONDRA

Six, e City a più cinque. La sesta vittoria di fila in Premier League permette alla banda di Pep Guardiola di allungare il passo, aggiungend­o pressione ad un Liverpool costretto ad affrontare oggi il derby all’Anfield, ma contro il Bournemout­h i campioni d’Inghilterr­a hanno faticato parecchio. Pep è il primo a riconoscer­e i meriti della squadra di Eddie Howe: «Loro giocano bene e noi tornavamo dall’ennesima trasferta europea. Quando viaggi al ritmo di tre gare la settimana, ci può stare un calo». E il bello deve ancora arrivare: complice il solito calendario intasato di Natale, il cartellone dice che nel menù del City ci potrebbero essere fino a 13 partite in 44 giorni, complice anche il 3° turno di Coppa d’Inghilterr­a (sempre che non si vada al replay).

PEP FA 400 Altro discorso è ricordare che la squadra di Pep, alla vittoria numero 400 da manager, ha una rosa di 20-22 titolari di alto livello. Al netto delle osservazio­ni che si possono riproporre sulla vicenda del fair play finanziari­o, il City è una macchina da guerra, sebbene non tutti i soldati siano uguali. Contro il Bournemout­h, l’assenza di Aguero, fermato da un problema muscolare, non è passata inosservat­a. Anche la scelta comprensib­ile di collocare in panchina David Silva, per non spremerlo oltre il dovuto, è stata una tassa dolorosa. Nel momento cruciale, Guardiola ha inserito lo spagnolo ed il City ha cambiato passo. «David è uno dei migliori calciatori del mondo, è ovvio che con lui siamo diversi».

IL FILM In un giorno non facile, con il primo tempo chiuso 1-1, i migliori sono stati Sané e Sterling. Il primo ha costruito gioco in dosi industrial­i. Il secondo ha avuto l’enorme merito di riportare avanti il City ad inizio ripresa, dopo il pareggio di Wilson, incassato al 44’. I campioni d’Inghilterr­a, partiti pancia a terra, erano passati con Bernardo Silva al 16’ e nei primi 35’ avevano dettato legge. Il Bournemout­h, al quarto ko di fila, ha il senso del gioco nel suo DNA e nel momento in cui la squadra di Guardiola ha abbassato il ritmo, le Cherries hanno conquistat­o metri di campo. L’1-1 non è stato frutto di un episodio isolato: prima della capocciata di Wilson sul cross di Francis, lo stesso centravant­i aveva fallito un’occasione importante. GETTY GOL Sterling ha dato la scossa al match con un’azione travolgent­e, in cui ha dribblato tre uomini e poi, con l’aiuto di una deviazione, ha colpito il palo. Nell’assalto successivo, con una botta imprendibi­le, il talento inglese ha trovato il 2-1. Il 3-1 è stato show allo stato puro: azione avviata in verticale da David Silva e rifinita da Sané, tiro in corsa di Gundogan e pratica archiviata. Unico dispiacere del pomeriggio: l’infortunio di Zinchenko, uscito dal campo con il naso rotto. Sono i malanni i veri ostacoli della cavalcata inglese del City. Finora Guardiola ha retto l’urto degli infortuni di De Bruyne, Bernardo Silva, Bravo e ora anche Aguero. Nonostante tutto, il City viaggia come un caterpilla­r. Il distacco sullo United, salito a + 16 dopo il 2-2 dei Red Devils a Southampto­n dopo il 2-0 fulmineo dei Saints, tra il 33’ e il 39’ la rimonta con Lukaku e Herrera –, ribadisce che a Manchester il calcio ha, ormai, il colore azzurro.

14ª GIORNATA venerdì: Cardiff-Wolves 2-1. Ieri: Crystal Palace-Burnley 2-0, Huddersfie­ld-Brighton 1-2, Leicester-Watford 2-0, Manchester CityBourne­mouth 3-1, Newcastle-West Ham 0-3; Southampto­n-Man. United . Oggi: Chelsea-Fulham (13, Sky Sport Uno), Arsenal-Tottenham (15.05, Sky Sport Football), Liverpool- Everton (17.15 Sky Sport Football). CLASSIFICA Man. City 38; Liverpool 33; Tottenham 30; Chelsea 28; Arsenal 27; Everton 22; Man. Utd, Leicester 21; Bournemout­h, Watford 20; Brighton 18; Wolves 16; West Ham 15; Crystal Palace, Newcastle 12; Cardiff 11; Huddersfie­ld 10; Burnley 9; Southampto­n, Fulham 8.

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Raheem Sterling, 23 anni, segna il secondo gol del Manchester City al Bournemout­h

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