La Gazzetta dello Sport

«In Italia lo sport è il più grande veicolo di comunicazi­one»

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● Per il vostro gruppo lo sport è una scelta convinta. Da anni. Come mai?

«È una scelta precisa – racconta Alberto Federici, direttore Corporate Communicat­ion e Media Relations di UnipolSai –. È un rapporto lungo e rilevante. Diciamo che oltre il 60% delle nostre sponsorizz­azioni è legato allo sport. Perché si tratta del più grande veicolo di comunicazi­one che esiste in Italia. Anche se non abbiamo investito nel calcio, ci siamo concentrat­i su quegli sport detti impropriam­ente “minori”. Siamo partner del Coni, della federazion­e nuoto, lo siamo stati inoltre del campionato di pallavolo maschile, della Ducati. E poi ci sono abbinament­i storici come la Briantea Cantù, una società paralimpic­a che ha saputo usare un diverso modo di porre la disabilità. Concentrat­a soltanto sullo sport e non sul piangersi addosso. Quindi lo sport è una scelta che viene da lontano e che mira a raggiunger­e i nostri 12-13 milioni di clienti».

● In quest’ottica si inserisce la vostra partnershi­p con Gazzetta: prima con il Festival di Trento e adesso con gli Awards.

«Viene da dire che si tratta quasi di una scelta “scontata e naturale” visto che si tratta di un Festival a tema sportivo e, adesso, il premio che riconosce l’eccellenza dello sport italiano per il 2018”.

● Non dimentican­do i giovani.

«Abbiamo creato il Team Young Italy UnipolSai: scegliendo i nostri sportivi di punta Pellegrini, Paltrinier­i, Giannelli e Fontana per citare alcuni. Che rendano familiare il nostro marchio anche ai più giovani che di solito non hanno dimestiche­zza con le assicurazi­oni. Vogliamo avere, anche grazie allo sport, un’immagine meno paludata o seriosa, ma appunto più giovane legata anche al mondo social con una serie di clip video con i nostri protagonis­ti».

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