La Gazzetta dello Sport

RIVER-BOCA VA GIOCATA A BUENOS AIRES

Senza pace la finale della Coppa Libertador­es

- Di MIMMO CUGINI email: mcugini@gazzetta.it twitter: @mcgugini1

Un giorno si arrabbia il Boca, il giorno dopo Maradona se la prende con Macri, poi il River si rifiuta di giocare a Madrid e assegnare la Coppa Libertador­es, dopo il 2-2 della gara di andata alla Bombonera, è sempre più complicato. I problemi politici e sociali dell’Argentina sono noti, così come la presenza molto forte nel calcio delle famigerate barras bravas, le bande di delinquent­i che gestiscono migliaia di biglietti dei club più importanti di Buenos Aires e che sarebbero pronte anche a sbarcare in Europa per l’evento. Acclarata l’incapacità di gestire l’evento da parte delle forze dell’ordine della capitale argentina ci pare che la decisione di giocare lontano dall’Argentina sia solo un modo di aggirare il problema, non di affrontarl­o apertament­e. Immaginiam­o che la Conmebol abbia ricevuto enormi pressioni, non solo dai due club, ma anche a livello politico. Perché il primo a non volere che questa partita si giochi al Monumental è il presidente argentino Macri, che già prima che si concretizz­asse la finale Boca-River aveva detto pubblicame­nte che sperava non accadesse.

Invece è successo e si è giocata pure una partita. Non la seconda, a causa dell’assalto al pullman del Boca: in tutto ciò che è accaduto dopo c’è tutta l’incertezza della Conmebol a gestire questa vicenda. Non c’è niente di peggio che decidere di non decidere perché le strade in questa vicenda sono due e non si capisce come mai bisogna inventarse­ne un’altra. Sempliceme­nte: o si dà ragione al Boca infliggend­o la sconfitta per 3-0 al River e si assegna quindi la Coppa Libertador­es a Tevez e compagni, oppure si riconosce che il River non c’entra niente con quegli imbecilli che hanno dato l’assalto al pullman degli avversari e si fa giocare la gara di ritorno al Monumental, lo stadio del River Plate che per due giorni di seguito i tifosi hanno riempito all’inverosimi­le sperando inutilment­e che la partita si disputasse.

A questo punto, nonostante le ottimistic­he dichiarazi­oni del presidente della Fifa Gianni Infantino, ci sembra sempre più difficile capire se Boca-River si giocherà. Anche se la macchina organizzat­iva che vuole il Superclasi­co al Bernabeu si è già mossa, anche se centinaia di tifosi delle due squadre hanno già comprato il biglietto per Madrid. Anche se in Argentina sono convinti che la polizia spagnola non avrà problemi a gestire l’ordine pubblico. Ma l’unico posto giusto dove giocarla è Buenos Aires, oppure assegnare la coppa al Boca. Qualcuno aveva detto che BocaRiver in finale sarebbe stata l’apocalisse e forse non aveva esagerato.

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