Maratona Valencia Ritorna la Straneo «Già bello esserci»
●L’ultima 42 km a Rio 2016: «Che gioia mettere il pettorale: 1h15’ alla mezza, poi... Vivo alla giornata»
«Conto su un passaggio alla mezza in 1h15’, poi inseguirò un negative split o salterò per aria». Valeria Straneo, alla vigilia del ritorno in maratona dopo oltre 27 mesi (oggi a Valencia), è solare come sempre. La 42enne alessandrina, primatista italiana, argento mondiale 2013 ed europeo 2014, non corre una 42 km dai Giochi di Rio 2016: finì 13a. Da allora una lunga serie di acciacchi (comprensibili, date le primavere), ultimo in ordine di tempo una lesione al bicipite femorale destro che le ha precluso gli Europei di Berlino di agosto e un cambio di allenatore, da Beatrice Brossa a Massimo Magnani, con lei in Spagna da venerdì.
PROSPETTIVE «Sono già strafelice di potermi di nuovo attaccare il pettorale per una maratona – dice Valeria, il 21 ottobre vincitrice del tricolore di mezza in COLOMBO 1h13’16” davanti a Sara Dossena – ma le incertezze sono tante. Un po’ per scelta, un po’ per forza, rispetto a una volta, ho ridotto di molto il chilometraggio a favore di lavori più brillanti. Ma fisicamente non so come reagirò: dovrò gestirmi al meglio ed essere prudente. Il più sarà la tenuta. È previsto caldo e il percorso è filante: l’organizzazione, impeccabile, ce lo ha illustrato con un video. Il futuro? Vivo alla giornata». In una città che, con la sua mezza da record del mondo, è una capitale della corsa su strada, i favoriti – al via anche Mimmo Ricatti – sono gli etiopi Leul Gebrselassie (2h04’02”) e Tsegaye Kebede (2h04’38”), il keniano Sammy Kitwara (2h04’28”) e, tra le donne, la keniana Lydia Cheromei (2h21’20”) e l’etiope Ashete Diro (2h23’27”).