La Gazzetta dello Sport

Primo gol senza Higuain E messaggio a Zlatan...

●Settima rete stagionale: le altre erano arrivate tutte col Pipita in campo. «Ibra? Non ci ho mai pensato»

- Marco Pasotto MILANO

26’ S.T.

Non è stato solo un gol: è stata una prova di forza, fisica e mentale. Probabilme­nte il modo migliore che Patrick Cutrone aveva per dimostrare due cose che, nelle pieghe dall’anima, gli stanno profondame­nte a cuore: essere in grado di lasciare il segno anche quando non c’è Higuain accanto e spedire un chiarissim­o messaggio a chi arriverà a gennaio nel suo stesso ruolo. Vale a dire: questo Milan è mio, me lo sono guadagnato, mi hanno chiesto spesso di caricarmel­o sulle spalle, l’ho fatto e chi lo vuole dovrà passare da me.

CHIACCHIER­E Sì, è stata una prova di forza. Come se in quel momento, dopo un’ora in cui la squadra girava bene ma faticava a fargli arrivare palloni, avesse deciso di andare a prendersi il gol da solo. Ha sradicato brutalment­e palla dai piedi di Scozzarell­a, ha servito Suso e ha infilato in porta al volo il cross dello spagnolo deviato da un avversario. Patrick ha iniziato e Patrick ha concluso. Una rete tutta sua, e adesso siamo a 7 stagionali. Il che significa aver eguagliato Higuain. Il che significa averne fatti 18 sotto la gestione Gattuso, il migliore per rendimento dei marcatori, per (ampio) distacco: dietro di lui c’è Bonaventur­a a 11. Il che significa aver ormai abbondante­mente dimostrato di essere all’altezza del Milan. «Sono felice per lui, ha messo a tacere le chiacchier­e sul fatto che non fosse decisivo da titolare, e invece ha fatto due gol contro Dudelange e Parma – raccontava Gattuso a fine partita –. Ha voglia, è tarantolat­o, ha fatto un gran gol. Per l’età che ha può migliorare ancora tanto».

SOLUZIONE Patrick si è liberato in qualche modo del fantasma di Higuain. Col quale in realtà non è che abbia problemi a convivere, anzi. Semmai è il contrario: fino ad ora tutti i gol erano arrivati col Pipa in campo con lui. Cutrone ha iniziato a trovare spazio dall’inizio quando a Gattuso è stato chiaro che giocare col doppio centravant­i sarebbe stata la soluzione migliore. «Mi sono sempre trovato bene col mister, gli faccio i compliment­i perché è qui da un anno – sono le parole di Patrick, che ha dedicato il gol a Cris Brave, rapper tifoso rossonero affetto da tetrapares­i spastica –. La vittoria è di tutto il gruppo». Parole che ripete sempre, anche perché ci crede. Piuttosto, fa sorridere la sua espression­e quando gli è stata chiesta un’opinione sul possibile arrivo di Ibra: «Non ci ho mai pensato, se dovesse arrivare bene. Io penso ad allenarmi bene e al bene della squadra». Con il primo dei tre «bene» detto a denti strettissi­mi e il sorriso che gli abbandonav­a la bocca. E’ per questo che Patrick piace ai tifosi: è spontaneo in campo come a parole. E ieri ha chiarito un concetto: il Milan è roba mia. 2 3 1 1

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Timoué Bakayoko, Patrick Cutrone e Fabio Borini festeggian­o Franck Kessie dopo il rigore del 2-1 BOZZANI

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