La Gazzetta dello Sport

D’Aversa amaro «Un k.o. ingiusto E urge chiarezza sui falli di mano»

- MILANO s.can.

Roberto D’Aversa è una persona dai modi eleganti. Se deve lamentarsi - e in questo caso deve farlo - usa pacatezza di toni e grande educazione. Non per questo, però, la delusione per il risultato sfumato a San Siro è meno evidente sul suo volto. E non per questo si può fraintende­re il messaggio che intende lanciare: «I compliment­i per il nostro modo di intendere il calcio fanno piacere - ringrazia il tecnico del Parma -, ma non si può essere contenti quando si esce senza punti da una partita come questa. Col Milan ce la siamo giocata alla pari, non siamo stati schiacciat­i. Ecco perché non mi do pace». Inutile girarci intorno: l’utilizzo della Var è la ragione delle amarezze emiliane. A D’Aversa ha dato fastidio che Calvarese non sia andato a video-controllar­e la posizione di Calhanoglu sul gol di Cutrone, e che il rigore per il «mani» di Bastoni sia stato concesso senza essere preceduto da proteste milaniste. «Bisognerà fare chiarezza al più presto sui falli di mano, su quanto un braccio debba essere attaccato al corpo per evitare di essere sanzionati col penalty. Ai miei giocatori non posso rimprovera­re nulla».

FAGGIANO Sulla stessa lunghezza d’onda il d.s. gialloblù Daniele Faggiano: «Certe volte uno vorrebbe giocare meno bene e portare a casa qualche punto, ma da squadra neopromoss­a ci stiamo comportand­o in modo positivo - analizza -. Con la Var speriamo di essere più fortunati in futuro, finora così non è stato. Il rigore è troppo penalizzan­te per Bastoni, e credo ci fosse anche un fallo su Scozzarell­a all’inizio dell’azione».

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