La Gazzetta dello Sport

Paquetà parla da milanista «Grazie Leo Vorrei la 39»

- Mauricio Cannone RIO DE JANEIRO (BRASILE)

Dall’isola di Paquetà al largo della Baia di Guanabara nel comune di Rio, dove è cresciuto e dalla quale prende il nomignolo, a Milano. Da un rossonero all’altro, è tempo di fare le valigie: sabato prossimo Lucas Paquetà, neoacquist­o del Milan, partirà per l’Italia. Verrà sottoposto alle visite mediche e conoscerà il nuovo club, col quale giocherà a partire da gennaio. Intanto, i magazzinie­ri di Milanello sono avvisati: «Ho chiesto d’indossare la maglia numero 39, la stessa con cui ho debuttato in prima squadra al Flamengo e che mi ha portato tanta fortuna».

NUOVA SFIDA Sono stati giorni particolar­i per il centrocamp­ista 21enne, che prima di iniziare l’avventura in Italia ha sposato la sua Maria Eduarda e giocato l’ultima gara con il Flamengo (96 presenze e 18 gol) nel k.o. per 2-1 con l’Atletico Paranaense di sabato: Paquetà si è congedato in lacrime dai 66mila del Maracanã, che lo hanno acclamato prima e dopo il match. «Il Milan? Ho visto qualche gara in tv, non ho ancora parlato con Gattuso ma sento Leonardo e Kaká mi ha raccontato del club. Se ho scelto i rossoneri è tutto merito di Leonardo, mi ha convinto subito – ha spiegato –. A Milano hanno un progetto serio per la mia carriera e per un giovane brasiliano che si trasferisc­e in Europa è la cosa che più conta: mi hanno dato ampie rassicuraz­ioni, sul mio futuro e su quello della mia famiglia. Ruolo? Preferisco giocare da mezzala sinistra, ma posso stare anche più avanti o più indietro». Nel Flamengo, in effetti, Paquetà si è dimostrato un calciatore polivalent­e: trequartis­ta, mezzala, mediano, esterno sinistro e falso nove, ha fatto di tutto. Diego, ex Juve e compagno al Flamengo, scommette su di lui: «Non è più una rivelazion­e, Lucas è una realtà, sta per giocare in un gigante dei club europei e potrà crescere ancora».

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