La Gazzetta dello Sport

Rossi riscopre quanto sia bello arrivare primo Ma si fa male

● Vince con Morbidelli la 100 Chilometri «Ho colpito un paletto e il ginocchio si è girato»

- Paolo Ianieri INVIATO A TAVULLIA (PESARO)

È

iniziata con un’invasione di pista. Dal cielo, con due parapendii a motore che poco prima del via della 100 chilometri dei Campioni sono planati in mezzo alla pista. «C’è stato un problema tecnico e sono dovuto atterrare» la scusa alla quale ovviamente non ha creduto nessuno di uno dei due uomini volanti, gentilment­e caricati su un camioncino e accompagna­ti all’uscita. Ed è finita con Valentino Rossi zoppicante al ginocchio destro per un contatto del piede con un paletto che delimita la pista, che sale a fatica sul podio e poi, collana di salsicce al collo, fa festa con Franco Morbidelli dopo avere incassato a due giri dalla fine il regalo di Mattia Pasini, finito incredibil­mente giù nel superare un doppiato. «Quando l’ho visto per terra mi è scappato un “ooooooooh”, ormai pensavi di averla persa e quindi te la godi di più. Mi sembra che né Morbido né io abbiamo vinto tanto quest’anno, e da 0 a 1 c’è un po’ di differenza. Pasini e soprattutt­o Baldassarr­i erano più veloci, adesso possiamo prenderli in giro per un anno» ridacchia Vale.

GINOCCHIO L’adrenalina della vittoria mette in secondo piano il dolore, ma poi ci pensa ogni passo che fa a ricordargl­ielo. «A guidare non ho problemi, ma a camminare fa male. Purtroppo, mentre duellavo con Pasini, ho toccato con il piede aperto un paletto e il ginocchio si è girato. Speriamo non sia nulla di serio». Anche perché c’è il Rally di Monza questo fine settimana. Una giornata di allegria, in un Ranch che si è vestito a festa. «Potere allenarsi e girare su questa pista è come avere vissuto a Firenze nell’età del Rinascimen­to» è la pennellata di colore di Morbidelli, che su iniziativa di Aldo Drudi, domani andrà assieme a lui e ad Andrea Migno a visitare gli Uffizi.

HAMILTON HA GRANDE PASSIONE PER LA MOTO, LO ASPETTO QUI

SU LEWIS HAMILTON CON LA YAMAHA A JEREZ

VIÑALES VA FORTE COME SEMPRE NEI TEST. IL MOTORE DEVE CRESCERE

SULLA MOTO 2019 E I GIUDIZI DI MAVERICK

PILOTI «Questa è stata la 100 km più bella di sempre, perché fino alla fine tutto è rimasto aperto – racconta ancora Rossi -. Peccato per le assenze: Bagnaia era alla premiazion­e Fim, mio fratello Luca è stato operato, Petrucci non ce l’ha fatta quest’anno. E poi dovevano venire anche Viñales e Mir, avevamo già le moto pronte. Non è facile, perché a fine stagione il tempo è poco per tutti, ma sarebbe bello se ci fossero più piloti della MotoGP. Ci riproverem­o nel 2019».

LEWIS TI ASPETTO Così come il prossimo anno potrà forse arrivare anche il turno di Lewis Hamilton di girare al Ranch: la visita è stata organizzat­a più

volte, ma poi tutto è saltato per i mille impegni del 5 volte iridato di F.1. Che in questo fine settimana si è divertito a Jerez su una Yamaha R1, come anticipato sulla Gazzetta dello Sport di ieri. «Lewis è un grandissim­o appassiona­to, ci scambiamo messaggi, segue tanto le moto e mi ripete “voi siete forti”. Esagera, ma è vero che sia i piloti di auto sia quelli di moto sono affascinat­i dall’altra disciplina, sport simili, seppur diversi. Però una volta deve venire qui». Guidare al Ranch per Valentino è «una delle cose migliori che puoi fare con una moto, perché non c’è nessuna pressione, sei con gli amici, ti diverti. È anche il motivo per cui ho creato tutto questo, allenarti da solo alla lunga diventa difficile, in due o anche in più diventa meglio. Guidare mi dà lo stesso gusto di 15 anni fa, è tutto il resto che un po’ pesa: i viaggi, il paddock, le varie attività promoziona­li, i giornalist­i. E solo alla fine c’è la moto».

DUBBI E quella attuale, la Yamaha M1, appena chiusa in una cassa e che ritroverà a Sepang in febbraio, è una moto ancora indecifrab­ile: Viñales ha chiuso i test entusiasta, annunciand­o che il primo prototipo di motore, con maggiore freno motore, è quello da omologare, mentre Valentino è stato più prudente. «La mia idea è che il carattere del motore sia rimasto più o meno lo stesso e che ci sia molto da migliorare. Maverick, come spesso nei test, è andato forte, ma io agli ingegneri ho ripetuto quello che sento». Anche Morbidelli («Franco mi darà filo da torcere, impression­ante il suo esordio con la Yamaha, gli è piaciuta molto, una moto amica dei piloti», dice Vale) ha qualche perplessit­à. «Mi sto divertendo molto a guidare la M1, ora devo migliorare il passo gara. Il nuovo motore? Abbiamo bisogno di più grip, non di freno motore». La chiusa di Rossi è sull’addio di Luca Cadalora. «Mi spiace molto, faceva parte del gruppo. Se lo sostituirà Gavira? Ne stiamo parlando. Ci vuole uno bravo, averne uno tanto per, non serve a niente».

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3 ● 1. La partenza della Americana; ● 2. Vale durante la 100 Chilometri dei Campioni; ● 3. Il podio con Rossi e Morbidelli sul gradino più alto; secondi Baldassari-Pasini, terzi Foggia e Fuligni;4. Il Dottore festeggia annusando i salami appena vinti ●
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