La moviola in Champions Si parte già dagli ottavi
●Var in campo pure nella finale di Europa League, in Nations League e all’Euro 2019
Meglio tardi che mai. La Var entra in Champions dagli ottavi di questo torneo, senza aspettare l’edizione 2019-20. Debutto il 12 febbraio con la prima partita del tabellone. Nel suo piccolo, è quello che la Gazzetta aveva proposto il 4 maggio. E l’Uefa non si ferma qui, estendendo «l’anticipo» alla finale di Europa League, alla Nations League (sorteggiate le semifinali Portogallo-Svizzera e InghilterraOlanda) e alla fase finale dell’Euro 2019 in Italia. «Perché perdere tempo se possiamo evitare errori, visto che adesso siamo pronti?», ha ammesso il presidente Aleksander Ceferin.
NUOVA POSIZIONE Ad agosto Ceferin aveva detto «no». All’Esecutivo di settembre s’era opposto. Ma poi ha saggiamente cambiato idea. Giocare gli ottavi senza l’aiuto disponibile avrebbe esposto a critiche più forti che in passato. La decisione può essere costata qualcosa dal punto di vista dell’orgoglio, visto che la Fifa non ha invece mai avuto dubbi sulla Var, ma meglio così. Adesso va definito il campo d’applicazione della Var, come ha spiegato Roberto Rosetti, capo degli arbitri Uefa.
PROTOCOLLO MA… Per Rosetti, la partenza è sempre il protocollo Ifab che prevede «errori chiari ed evidenti» per intervenire. Ci sono tante sfumature tra questa posizione e l’uso più ampio che della Var ha fatto la Fifa al Mondiale, utilizzando di fatto tutte le volte che c’era un dubbio, con risultati positivi. Di sicuro Rosetti chiederà agli arbitri di ricorrere al video in campo il più possibile, senza esagerare, anche per «confermare» la decisione umana e spegnere eventuali polemiche. «Servirà trasparenza», ha aggiunto. Il vice segretario Giorgio Marchetti ha spiegato che, come succede in Italia, non sarà necessario il megaschermo.
Avanti tutta con la Var, indietro tutta con la Fifa. Ceferin ha ricordato i problemi relativi a Mondiale per club e Global Nations League. Le parti dovrebbero trattare, per trovare una soluzione al Consiglio Fifa del 15 marzo a Miami ma non si è fatto un passo avanti. Ancora: 1) sul doping di Ramos in Real-Juve la Uefa ha ricevuto una lettera della Wada secondo la quale era tutto a posto; 2) Nyon non sosterrà una candidatura extra europea (Spagna e Portogallo più Marocco) per il Mondiale 2030; 3) per il fair play «c’è una commissione che sta valutando se ci siamo state irregolarità» con Psg e City.