La Gazzetta dello Sport

Totti torna capitano19

Dal patto con DiFra all’attacco alla Var «Difendo la Roma» ●Prima scherza («se parlo ancora mi radiano»), poi fa pace con Rocchi. «Gli arbitri italiani sono i migliori»

- Massimo Cecchini ROMA

Avviso ai naviganti del calcio nostrano: è tornato Francesco Totti. La requisitor­ia di domenica sera contro l’utilizzo della Var in occasione del mancato rigore contro l’Inter per fallo su Zaniolo lo ha sancito, anche se ieri – pur scherzando all’ingresso («se parlo ancora mi radiano») – il clima si è stemperato.

LUI E ROCCHI «Abbiamo chiarito tutto», dirà uscendo l’arbitro Rocchi. E in effetti i due – sotto gli occhi di Rizzoli – hanno scherzato insieme. «Ti saluta questo», ha detto all’arbitro, mostrando sul telefonino la foto del fallo su Zaniolo. Poi però ha detto all’arbitro di domenica: «Non ce l’avevo con te, ma era una cosa così evidente». Poi ha scherzato: «Rocchi ha vinto il premio come miglior arbitro? Era per lo scorso campionato (risate, ndr). Comunque i direttori di gara più forti li abbiamo in Italia». Anche l’intervento al Gran Gala del calcio – dove ha ricevuto il premio alla carriera on Pirlo («avrei voluto giocare con lui», ha detto il romanista) – per l’ex capitano della Roma è stato un modo per riprenders­i la vetrina. L’ultima volta gli era successo il 5 settembre scorso, quando malinconic­amente anticipò quello che è puntualmen­te successo, ovvero che «la Juve fa un altro campionato». L’andamento della Serie A ha confermato la profezia, visto che i bianconeri hanno doppiato la Roma: 40 punti contro 20, visto che i gialloross­i accusano 14 lunghezze in meno rispetto alla scorsa stagione.

PATTO CON DIFRA Proprio quando Eusebio Di Francesco aveva più bisogno di supporto, però, Totti si è rimesso al centro della Roma. Il confronto coi giocatori e le cene insieme all’allenatore (talvolta anche con Bruno Conti) hanno chiarito a tutti come l’ex capitano non avrebbe mai abbandonat­o l’amico. Il cattivo utilizzo della Var contro l’Inter, poi, è stato il modo in cui Totti si è ripreso la scena. Certo, anche il d.s. Monchi – dopo il presunto rigore di Olsen su Simeone a Firenze – aveva alzato la voce, ma il peso specifico di Totti nel calcio italiano è unico.

«Il calcio è cambiato. Delle bandiere ci è rimasto solo il manico – ha detto in modo semiserio –. Il mio ritiro? C’è un inizio e c’è una fine: diciamo che l’ho accettato». Nel suo nuovo ruolo, però, sta incidendo sempre di più. «Non voglio mettermi davanti a tutti per prendermi gli elogi – ha spiegato domenica –, ma nello spogliatoi­o rispetto agli altri dirigenti riesco a capire di più certe cose che altri non riuscirann­o mai a capire. Cerchiamo di tirare fuori il meglio da tutti quanti, ma è inutile fare riunioni se poi non applichi quanto si era stabilito».

IL DOSSIER Il club gialloross­o, d’altronde, ha una sorta di dossier virtuale su presunti torti stagionali, che va dai rigori concessi ad Empoli, Spal e Fiorentina a quelli non concessi a Napoli per fallo su Dzeko e a Udine per fallo su Pellegrini, per non ribadire del «caso Firenze». Ovvio che non ci sia nessuna volontà d’iniziare uno scontro con i vertici, ma il desiderio di rispetto di sicuro. RABBIA PALLOTTA Anche per questo domenica il presidente Pallotta – blindando per il momento la posizione di Di Francesco, così come ha fatto Monchi – ha espresso tutto il proprio malumore per l’arbitraggi­o di Rocchi e l’utilizzo della Var. «Se avessero dato il rigore su Zaniolo avremmo vinto – ha tuonato Pallotta –: ultimament­e ci sono stati troppi errori contro la Roma». Che, prima dell’Inter, non riceveva un rigore a favore da febbraio, nonostante il volume di gioco esercitato nei pressi dell’area avversaria. La domenica di Totti, poi, è stata anche amareggiat­a dalla polemica rinfocolat­a da Spalletti, che ha dato differenti versioni su alcuni episodi contenuti nella sua autobiogra­fia. Così, il «vergognoso» che è risuonato domenica, è stato ribadito dallo stesso ex capitano anche a Daniele Baldini, assistente di Spalletti, proprio ai margini di una intervista a Roma Tv. «Siete vergognosi. Mo GETTY IMAGES hai capito che significa? Meglio che me ne vada, se no mi tocca litigare pure qua». Come dire che la rabbia non è scemata in fretta. Normale. Ora a fare scudo al club è tornato in campo anche (capitan) Totti. Forse qualcosa cambierà o forse no, ma la voce gialloross­a si sentirà senz’altro più forte.

CON EUSEBIO CERCHIAMO DI TIRARE FUORI IL MEGLIO DA TUTTI

SU DI FRANCESCO ALLENATORE DELLA ROMA

LA SVOLTA «Nello spogliatoi­o rispetto ad altri dirigenti capisco meglio certe cose»

«Le bandiere? Non esistono più. Ormai c’è rimasto soltanto il manico»

SIETE VERGOGNOSI MEGLIO CHE VADA ALTRIMENTI MI TOCCA LITIGARE

A DANIELE BALDINI COLLABORAT­ORE DI SPALLETTI

 ??  ?? Francesco Totti, 42 anni, ieri sera all’8° Gran Galà del calcio organizzat­o dall’Aic
Francesco Totti, 42 anni, ieri sera all’8° Gran Galà del calcio organizzat­o dall’Aic
 ??  ?? Vertice della pace al Gran Galà. Da sinistra: Gianluca Rocchi, Francesco Totti e Damiano Tommasi. Di spalle, Nicola Rizzoli
Vertice della pace al Gran Galà. Da sinistra: Gianluca Rocchi, Francesco Totti e Damiano Tommasi. Di spalle, Nicola Rizzoli
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