La Gazzetta dello Sport

Zero gol subiti L'Udinese chiude la porta a chiave È la cura Nicola

●Il nuovo tecnico ha sistemato subito la difesa. Risultato: 4 punti e con Roma e Sassuolo

- Massimo Meroi UDINE

Una casa va costruita dalle fondamenta. Davide Nicola, subentrato venti giorni fa a Julio Velazquez sulla panchina dell’Udinese, ha cominciato a rimodellar­e la squadra partendo dalla difesa. «Dobbiamo badare al sodo, essere pratici», va ripetendo il tecnico piemontese da quando è arrivato in Friuli. E allora ecco la scelta di partire da una difesa a cinque (a cinque, non a tre) con tre centrocamp­isti e due attaccanti. La soluzione ha dato i primi frutti visto che in 180’, tra Roma e Sassuolo, la porta di Musso è rimasta inviolata. Nelle prime dodici giornate, sotto la gestione di Velazquez, era successo due volte: alla seconda giornata con la Sampdoria (1-0) e alla quinta con il Chievo (0-2), guarda caso le uniche gare che l’allenatore spagnolo aveva vinto.

NUOVA FILOSOFIA «Stiamo lavorando su concetti nuovi per la mia squadra in fase difensiva – ha spiegato Nicola nel post partita a Reggio Emilia –: prima i ragazzi erano abituati ad avere l’uomo come riferiment­o, ora hanno lo spazio». Così facendo, l’Udinese ha messo assieme 4 punti, ossigeno puro per una classifica che vede i friulani due punti sopra la terz’ultima, il Bologna. Nicola ha riportato Larsen centrale di destra come fece Oddo e si è affidato all’esperienza di Ekong e Nuytinck. Il giochino sta funzionand­o.

STEP SUCCESSIVO Gli esteti arricceran­no il naso, ma non è questo il momento di fare i difficili. «Dobbiamo ricordarci in che posizione di classifica eravamo e ancora siamo», ha ribadito Nicola, consapevol­e che in futuro bisognerà anche sfoggiare un calcio più propositiv­o, specialmen­te negli scontri diretti. Il tecnico non ha nascosto che «l’obiettivo è quello di mandare in campo dall’inizio il maggior numero di giocatori che possono determinar­e il risultato». Il riferiment­o era a Lasagna, Pussetto e De Paul schierati a Reggio Emilia dall’8’ della ripresa. Un passo alla volta, l’Udinese oggi deve fare la formichina, non può permetters­i di fare la spavalda e la presuntuos­a.

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Bram Nuytinck, 28 anni GETTY

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