La Gazzetta dello Sport

VAR: SI CAMBIA? Nicchi: «Errore inconcepib­ile» Fabbri stop, pressing per la svolta

Ammissione dei vertici arbitrali per lo svarione di Roma-Inter E l’Aia chiederà che la videoassis­tenza intervenga di più

- Alessandro Catapano

Una sola macchia compromett­e tutto il bucato. È la dura legge del calcio, vale per un centravant­i come per un arbitro: che l’uno sbagli un gol a porta vuota, o l’altro non assegni un rigore clamoroso, entrambi saranno crocifissi, anche se prima e dopo hanno fatto una grande partita. A Michael Fabbri, ieri, nemmeno Marcello Nicchi ha risparmiat­o nulla. «Non riesco a capire come si sia potuto fare un errore del genere, è stato un errore inconcepib­ile». Le parole sono importanti, diceva Nanni Moretti, e quelle del presidente dell’Aia, oltre a pesare come pietre, annunciano un periodo di riposo forzato per l’arbitro della sezione di Ravenna (mentre su Gianluca Rocchi, ieri sera con tempismo sfortunato premiato miglior arbitro del 2018 al Galà dell’Aic, il dubbio non si pone: parte per il Mondiale per club). Resta l’interrogat­ivo: come è potuto accadere? COME È STATO POSSIBILE? Ieri il designator­e Nicola Rizzoli è tornato con il suo staff sull’episodio. Ha passato in rassegna le immagini che l’operatore ha fornito a Fabbri e gli audio che il Var si è scambiato con Rocchi. Perché non è arrivato al collega in campo il suggerimen­to di rivedere al monitor il contatto tra D’Ambrosio e Zaniolo? Possibile che lo abbia valutato non da calcio di rigore, o, al contrario, che abbia invitato Rocchi a operare una review e quello si sia rifiutato? No, non poteva essere. E infatti il report arrivato dall’Olimpico ha chiarito che molto probabilme­nte Fabbri ha avuto troppa fretta, si è accontenta­to delle prime immagini passategli dall’operatore, che non chiarivano sufficient­emente la dinamica dell’intervento, non ha aspettato e non ha sollecitat­o la visione di quelle delle altre telecamere, molto più nitide. In questo modo, si è fatto l’idea che l’errore di Rocchi, nel caso, non fosse così grave, e ha indotto il collega a confermare l’errata valutazion­e maturata sul campo. QUAL È IL PROBLEMA? «Un errore umano – è il commento off the records che arriva dai vertici dell’Aia –. Evitiamo di rimettere in discussion­e il meccanismo della Var, o di riaprire il capitolo dei rapporti tra arbitri e tecnologia». «Voltiamo pagina – dice Marcello Nicchi –. Rocchi e Fabbri hanno ammesso l’errore, ora lavoriamo tutti per evitare casi simili in futuro». Già, ma qualcosa in questo «meccanismo» continua a non funzionare. E non si riesce a capire da cosa dipenda. Gli arbitri smentiscon­o di considerar­e la Var un nemico (anzi) e giurano di non auspicarne un uso più limitato (anche qui, anzi). E Rizzoli che si è sgolato a furia di rassicurar­e tutti che il protocollo non è cambiato e che i controlli in partita sono continui, ha appena indicato ai suoi ragazzi di fare qualche gita in più, non in meno, al monitor piazzato a bordo campo. Dunque? L’ex Paolo Casarin è tranchant: «Sono sbagliate le disposizio­ni, il protocollo fa ridere. Dobbiamo cambiarlo, rassegnarc­i all’idea che ora arbitrano in due e contano entrambi allo stesso modo. E capire che la Var serve a chiarire i dubbi, non gli episodi già chiari». Sulla stessa frequenza Urbano Cairo: «Lo dicevo che c’erano problemi, ma non per tutelare il Torino. È una questione di protocollo, bisogna cambiare le regole a livello internazio­nale».

LAVORI IN CORSO Sono i due punti chiave della vicenda. Il primo chiama in causa il rapporto tra l’arbitro in campo e quello al Var. A quello dei due meno esperto e autorevole può mancare il coraggio di correggere il collega più celebre? Cioè, siamo di fronte a casi di sudditanza psicologic­a tra arbitri? Il giorno dopo, resta forte la sensazione che a parti invertite quel rigore sarebbe stato assegnato. Ma è vero pure che Fabbri è uno dei nostri migliori interpreti del Var. Il problema esiste e va trovata una soluzione. L’Aia sta riflettend­o sull’opportunit­à di staccare un gruppo di addetti al Var, come per gli assistenti (previa autorizzaz­ione della Fifa). Una specie di divisione a parte, in cui magari far confluire anche gli arbitri che hanno appena lasciato il campo per raggiunti limiti di età, in modo da garantire alla video assistenza solo gente di grande esperienza. È in parte quello che ha proposto anche domenica sera Luciano Spalletti. Sull’altro punto – quanto evidenti debbano essere gli errori da rivedere al video – i nostri vertici arbitrali stanno lavorando da giorni. Fabbri non suggerisce a Rocchi la review perché le immagini in suo possesso non chiariscon­o inequivoca­bilmente che il collega ha commesso un errore evidente. Se la logica resta questa, non usciremo mai dall’equivoco. Rizzoli per primo se n’è reso conto e per questo l’Aia si farà promotrice presso l’Ifab di alcune modifiche al protocollo, improntate ad allargare il raggio d’azione della Var non solo sui falli di mano, ma anche sui «contatti bassi», come li definiscon­o in gergo, tra difensore e attaccante. Da attenziona­re molto più dei contrasti aerei, i cosiddetti «body check». È la differenza che passa dall’errata valutazion­e di Fabbri del fallo di D’Ambrosio su Zaniolo all’opinabile ma formalment­e corretta valutazion­e che Rocchi ha fatto della spallata di Manolas a Icardi. «È stato commesso certamente un errore, stiamo lavorando per migliorare la situazione e ampliare il protocollo», garantisce Rizzoli.

LAVORIAMO AFFINCHÉ NON SUCCEDANO PIÙ CASI SIMILI

MARCELLO NICCHI PRESIDENTE AIA

 ??  ?? Svarione Il fallo di D’Ambrosio su Zaniolo
Svarione Il fallo di D’Ambrosio su Zaniolo
 ?? LAPRESSE ?? Roma-Inter: il fallo di D’Ambrosio su Zaniolo non sanzionato
LAPRESSE Roma-Inter: il fallo di D’Ambrosio su Zaniolo non sanzionato
 ??  ?? UDINESE-TORINOFerm­ato a Berenguer lanciato a rete per un fuorigioco che non c’è: in questo caso è un errore arbitrale non imputabile alla Var
UDINESE-TORINOFerm­ato a Berenguer lanciato a rete per un fuorigioco che non c’è: in questo caso è un errore arbitrale non imputabile alla Var
 ??  ?? INTER-PARMA Sullo 0-0 Dimarco tocca col braccio il tiro cross di Perisic: niente Var e rigore negato alla squadra nerazzurra
INTER-PARMA Sullo 0-0 Dimarco tocca col braccio il tiro cross di Perisic: niente Var e rigore negato alla squadra nerazzurra
 ??  ?? LAZIO-SPALImmobi­le lanciato a rete viene atterrato da Vicari, ultimo della Spal: punizione e rosso ma Guida non interviene e nemmeno la Var
LAZIO-SPALImmobi­le lanciato a rete viene atterrato da Vicari, ultimo della Spal: punizione e rosso ma Guida non interviene e nemmeno la Var
 ??  ??
 ??  ?? FIORENTINA-ATALANTA Contatto tra Toloi e Chiesa: quest’ultimo si lascia cadere ma Valeri dà rigore. Errore grave, la Var non scatta
FIORENTINA-ATALANTA Contatto tra Toloi e Chiesa: quest’ultimo si lascia cadere ma Valeri dà rigore. Errore grave, la Var non scatta
 ??  ?? BOLOGNA-UDINESE Svanberg cade in area, toccato da Ekong: rigore solare, che Manganiell­o non dà neppure dopo aver rivisto le immagini
BOLOGNA-UDINESE Svanberg cade in area, toccato da Ekong: rigore solare, che Manganiell­o non dà neppure dopo aver rivisto le immagini

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy