La Gazzetta dello Sport

MILAN ATTACCO ALLA CHAMPIONS 4X4

A gennaio con Higuain, Cutrone, Paquetà e, forse, Ibra Per conservare almeno il quarto posto

- Stefano Cantalupi Marco Fallisi

●Higuain e Cutrone finora si sono divisi i gol: 7 a testa Con Zlatan il potenziale offensivo sarebbe enorme Il brasiliano porterà fantasia e sarà utile in più ruoli

La signora vestita di giallo che domenica ha abbracciat­o Paquetà in tribuna, asciugando­gli le lacrime per l’addio al Flamengo, ha dato alla luce Lucas il 27 agosto 1997. In quell’estate di 21 anni fa, Zlatan Ibrahimovi­c era un teenager che fissava il poster di Ronaldo in una cameretta di

3 5 ● I milioni necessari per completare l’acquisto di Lucas Paquetà dal Flamengo, più altri 10 per i bonus: il brasiliano sarà rossonero dai primi di gennaio

Malmoe, sospeso tra un futuro da calciatore e uno da manovale. Generazion­i diverse, mondi lontani. Il complicato software che decide gli incontri tra gli esseri umani, però, ha trovato il modo di avvicinarl­i. E ha fissato per gennaio il momento del contatto tra il giovanotto brasiliano e il gigante svedese. Luogo del meeting: Carnago, provincia di Varese, località Milanello. Lucas ha già confermato la presenza, Zlatan non ancora, ma non vede l’ora di farlo. Per riassapora­re il gusto della Champions League nella prossima stagione.

DIFFERENZA D’ETÀ In rossonero, Paquetà e Ibrahimovi­c andrebbero a rinforzare un attacco già molto potente, sospinto dalle doti realizzati­ve di Gonzalo Higuain e Patrick Cutrone. E alimentato dalla gran vena di Suso, oltre che da un Hakan Calhanoglu che deve ancora ritrovarsi. Il Pipita, se guardiamo la carta d’identità, è più vicino a Ibra, mentre Paquetà e Cutrone sono divisi da appena quattro mesi. Veterani del gol e talenti in rampa di lancio: mix interessan­te, in cui i secondi possono imparare tanto dai primi. In realtà, il discorso vale soprattutt­o per Patrick: lui è un vero «nueve», come Gonzalo e Zlatan. Paquetà, invece, fa un altro mestiere. Avrà il compito di portare fantasia e di spaccare le difese avversarie partendo da più indietro, perché dagli esordi a oggi ha arretrato la posizione di partenza. In Sudamerica fa l’enganche, il genere di trequartis­ta che non coincide con l’idea che ne abbiamo in Europa, dove Lucas più facilmente può vestirsi da mezzala. Toccherà a Gattuso decidere se il gioiellino carioca dovrà essere più un Bonaventur­a o un Calhanoglu, di certo le caratteris­tiche non sono quelle di un attaccante puro.

Rino, in realtà, avrà parecchio materiale da mettere in ordine, nelle ore d’isolamento che ama trascorrer­e a Milanello. Col fidatissim­o vice Luigi Riccio parlerà di tattica all’infinito, perché le opzioni offensive del Diavolo sono destinate a crescere notevolmen­te. Dopo il prevedibil­e periodo di apprendist­ato (i concetti del gioco «gattusiano» necessitan­o di un po’ di tempo per essere assimilati), Paquetà sarà pronto per offrire alla causa le sue qualità di jolly. Nel 4-3-3 sarebbe il partner ideale di Kessie e Bakayoko nella linea di supporto alle bocche da fuoco, ma la predilezio­ne di Franck e Timù per il centrocamp­o a due− certificat­a da Rino dopo Milan-Parma − potrebbe avanzare il raggio d’azione del brasiliano. Mezzapunta in un 4-23-1, per esempio. Più limitate, invece, le possibilit­à di collocazio­ne di Ibrahimovi­c. Col passare degli anni ha naturalmen­te accentuato la tendenza ad agire da terminale offensivo, difficile che possa calpestare zolle molto distanti da quelle riservate alle punte centrali.

Con il ritorno di Ibra all’orizzonte, qualunque attaccante a caccia di spazio si svegliereb­be con gli incubi, ma non è il caso di Cutrone. Nella prima stagione tra i big, Patrick ha messo in fila colleghi di reparto ben più quotati (e costati decine di milioni) spingendol­i ai saluti anticipati: Kalinic è stato ceduto all’Atletico Madrid, André Silva ha traslocato al Siviglia in prestito. Il feeling con il gol e l’intesa con Higuain, da agosto in poi, hanno fatto il resto: pur di schierare il doppio centravant­i e aumentare il peso nell’area di rigore avversaria, Gattuso ha rinunciato a qualcosa in termini di sviluppo del gioco, guadagnand­o però in gol. Insieme al Pipita, il 20enne comasco ha firmato 6 delle 7 reti in stagione, e domenica contro il Parma ha dimostrato di poter reggere da solo il peso dell’attacco. Gonzalo lo aiuta a crescere e ne trae energia per migliorars­i («Patrick mi spinge ad alzare il livello»), Rino ne apprezza l’istinto da bomber e lo stimola ogni giorno: «È un tarantolat­o, con Dudelange e Parma ha smentito chi gli rimprovera­va di essere decisivo solo entrando dalla panchina». Lui, abituato a segnare in rossonero sin dalle giovanili e a far ricredere gli scettici, si tiene stretto il Milan (con 18 centri è il miglior marcatore della gestione Gattuso) e preferisce non pensare ai problemi di concorrenz­a che potrebbero sorgere a gennaio, come ha spiegato domenica: «Ibra? Non ci ho mai pensato…». Mettiamola così: un campione in più potrà accelerare la crescita di Cutrone, poi sarà compito di Gattuso gestire i malumori dei goleador senza intaccare gli equilibri di squadra.

A questo proposito Alberto Zaccheroni, uno che sulla panchina del Milan ha vinto uno scudetto e allenato lo stesso Rino, non nasconde i suoi dubbi: «Ovunque vada, Ibra vince e viene sempre la voglia di averlo, ma con Higuain in casa non è sempliciss­imo – ha spiegato il c.t. degli Emirati Arabi a Radio Anch’io Sport −. Io preferisco che si investa su facce nuove e giocatori giovani. Sono poco favorevole ai cavalli di ritorno e poi Ibra è un giocatore straordina­rio, sì, ma anche un accentrato­re di gioco». Il nuovo Milan ridisegnat­o da Elliott, però, punta a recuperare posizioni anche nel «campionato» di ricavi e fatturati, come ha spesso ricordato il presidente Scaroni. In questo senso, il grande rientro di Zlatan sarebbe un successo assicurato: provate a immaginare una gigantogra­fia di Ibrahimovi­c sui cartelloni pubblicita­ri di Milano che promuovera­nno la campagna abbonament­i per il girone di ritorno…

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 ??  ?? Tre certezze e un possibile ritorno Gonzalo Higuain, Zlatan Ibrahimovi­c, Paquetà e Patrick Cutrone
Tre certezze e un possibile ritorno Gonzalo Higuain, Zlatan Ibrahimovi­c, Paquetà e Patrick Cutrone
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 ??  ?? Sopra, Lucas Paquetà, 21 anni AGIFAl centro Gonzalo Higuain, 30 anni, e Patrick Cutrone, 20 LAPRESSEA destra Zlatan Ibrahimovi­c, 37 anni LIVERANI MILANO
Sopra, Lucas Paquetà, 21 anni AGIFAl centro Gonzalo Higuain, 30 anni, e Patrick Cutrone, 20 LAPRESSEA destra Zlatan Ibrahimovi­c, 37 anni LIVERANI MILANO
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