La Gazzetta dello Sport

CI PENSA MILIK: ATALANTA K.O. IL NAPOLI RESTA A -8 DALLA JUVE

●Apre Ruiz dopo soli due minuti e l’Atalanta soffre. Poi pareggia Zapata, infine il gran gol della punta

- Fabio Bianchi INVIATO A BERGAMO @fabiowhite­s

Prove generali di vivacità, sofferenza e reazione, in attesa della madre di tutte le partite con il Liverpool. Conferma di una caratteris­tica che sta diventando ormai una legge. Il Napoli, come un buon film, mette in scena nel finale il coup de theatre. E l’Atalanta, quando sembrava avercela fatta, dopo i pari con Milan e Roma e la vittoria sull’Inter, cade per la prima volta contro una grande. Cade sotto la legge del Napoli. Milik si alza dalla panchina, segna al tramonto e lascia un minimo di vivacità al campionato Juve-soccombent­e. E’ il 14o gol del Napoli nell’ultima mezzora, e quello di Milik è il settimo segnato da invitati a partita iniziata. Entrambi record per il campionato. Segno di rosa ricca. Segno di squadra viva, determinat­a, consapevol­e. E, se vogliamo, anche fortunata. Facendo il riassunto degli episodi, dell’andamento della sfida e delle occasioni, l’Atalanta non meritava la sconfitta. Ha pagato, forse, la dormita iniziale e lo sforzo per rimediare. Ma è guarita sotto il profilo del gioco, anche se in zona gol fa sempre un po’ fatica, soprattutt­o quando manca Ilicic. Questo Napoli no. Quando decide di far male, trova quasi sempre il modo per riuscirci. Che sia coi soliti noti, o coi cambi.

LA CHIAVE Il gol immediato ha un po’ piegato le ginocchia all’Atalanta, inspiegabi­lmente scoperta a inizio gara e, gioco forza, le ha sconvolto i piani. Se lasci questi spazi ai giocolieri di Ancelotti, sei fregato. Insigne si è divincolat­o a centrocamp­o, è partito a razzo e ha servito un assist al bacio per Fabian Ruiz che ha punito Berisha. In vantaggio, il Napoli ha potuto giocare come più gli piace: totale copertura degli spazi e ripartenze micidiali, con triangoli da playstatio­n. L’Atalanta ha provato prima a sfondare dalle fasce, ma Fabian Ruiz era padrone da una parte e Callejon si sacrificav­a dall’altra. Poi si è messa a cercare con insistenza Gomez e a volte Rigoni (ancora troppo «morbido») per il guizzo o l’appoggio a Zapata. Ma l’impression­e era che il Napoli fosse in controllo, lasciasse giocare la banda Gasp fino a metà campo per poi chiudere i varchi con facilità e col solito, sontuoso, Koulibaly. E in ripartenza, ha sfiorato il raddoppio ancora con Ruiz che poteva chiudere la gara. L’Atalanta ha avuto due problemi. Il primo, ormai cronico: tira poco, anche da fuori area. Il secondo, più serio, e questo è stato merito del Napoli. Abituato a giocare uomo contro uomo, ha perso i punti di riferiment­o perché gli uomini di Ancelotti giravano in continuazi­one, gli attaccanti rientravan­o per le imbucate dei centrocamp­isti. Così, per esempio, si vedeva magari

uscire Palomino su Hamsik e lasciare scoperta l’area. Il risultato è che il Napoli avrebbe potuto chiudere il primo round con un bottino più largo. C’è stata anche una deviazione sul palo di Berisha su tiro ravvicinat­o di Insigne, fermato però da Giacomelli per fuorigioco che non c’era.

REAZIONE Dopo l’intervallo, l’Atalanta ha scoperto come mettere in difficoltà i rivali. Alzando il baricentro e soprattutt­o il pressing sui portatori di palla. E’ nato un quarto d’ora forsennato dove è riemerso prepotente Zapata, fin lì in sonno. Il centravant­i ha raccolto una torre di Hateboer per il suo primo gol (una sassata imprendibi­le da dentro l’area) da ex al Napoli. Che forse si era messo a pensare al Liverpool e aveva diminuito i ritmi. Dopo il pari l’Atalanta ha cercato il colpaccio ma con meno intensità e rabbia. Così ha lasciato che il Napoli pian piano ritrovasse distanze e geometrie. Che Ancelotti non si accontenta­sse del pari lo si è visto dai cambi. Dentro Hysaj per Maksimovic e Zielinski per uno stanco Fabian Ruiz. E poi Arkadiusz Milik, pescato in area da Mario Rui. Controllo «aereo» e girata decisiva. Soffrire e vincere: uno slogan buono anche per Liverpool.

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Cannoniere Arkadiusz Milik, 24 anni, esulta dopo il gol
 ??  ?? Il gesto tecnico con cui Milik ha segnato il 2-1 ieri sera: la sua girata al volo è un'autentica prodezza
Il gesto tecnico con cui Milik ha segnato il 2-1 ieri sera: la sua girata al volo è un'autentica prodezza
 ?? ANSA/GETTY ?? Fabian Ruiz, 22 anni, esulta dopo lo 0-1. A destra, Duvan Zapata, 27, segna il momentaneo 1-1
ANSA/GETTY Fabian Ruiz, 22 anni, esulta dopo lo 0-1. A destra, Duvan Zapata, 27, segna il momentaneo 1-1
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