La Gazzetta dello Sport

Riserva d’oro

Napoli e il cambio organizzat­o: così la panchina ha regalato 8 gol ●Milik conferma il trend di Ancelotti: primato di reti da chi subentra. Che differenza con Sarri

- Mimmo Malfitano NAPOLI

Gran riserva Napoli. L’etichetta è doc, come il prodotto. Si parla di panchina e di quanto Carlo Ancelotti sappia renderla pratica in ogni partita. I numeri ne premiano le intuizioni, gli riconoscon­o la capacità di indovinare la mossa giusta nel momento giusto. Nascono così gli 8 gol realizzati, fin qui, dai subentrati, da coloro che si sono resi utili pur non partendo dal primo minuto. Lunedì sera, a Bergamo, Arek Milik è stato addirittur­a determinan­te per i tre punti. Ancelotti l’ha mandato in campo all’82’ e dopo appena tre minuti, l’attaccante polacco ha girato in rete il pallone dell’oblio. Si potrebbe parlare di fortuna se la questione non si fosse ripetuta 8 volte nelle 14 giornate di campionato giocate, finora. Invece, si tratta di una componente molto importante, che rientra nella gestione della gara e nelle scelte che l’allenatore decide di partita in partita. E quelle di Ancelotti hanno sempre avuto qualcosa di concreto.

PANCHINA D’ORO Quella del Napoli ha risorse importanti. Certe mosse di Ancelotti non sono per niente casuali. Anche nei cambi, c’è un lavoro d’equipe, coordinato da sua figlio Davide che ne è il secondo. E’ lui che studia le partita, in diretta, al fianco di suo padre. Da lui partono i suggerimen­ti per sostituire questo o quel giocatore. Poi, la parola definitiva spetta sempre all’allenatore che, difficilme­nte, opera una scelta senza una motivazion­e tattica o di opportunit­à. Quella di Milik, per esempio, è stata di pura opportunit­à, quando s’è reso conto che né Mertens né Insigne riuscivano a incidere più di tanto negli ultimi venti metri. Ed allora, ha deciso di mandare in campo l’attaccante polacco, più forte fisicament­e e più propenso al confronto fisico coi due centrali bergamasch­i. E’ la seconda volta che Milik subentra e va in gol nel finale. Gli era già successo all’undicesima giornata, contro l’Empoli, ma quel gol, il quinto, servì a rendere ancora più netta la vittoria del Napoli. A quota due gol ci sono pure Fabian Ruiz e Mertens, mentre Insigne e Rog entrano nella speciale classifica con le reti realizzate al Sassuolo e all’Udinese.

INNOVAZION­E L’ha voluta, Ancelotti, relativame­nte alla valorizzaz­ione dell’intero organico. Pur avendo dispensato spettacolo e fatto il record dei punti(91) nella storia del club, Maurizio Sarri non ha mai tenuto in seria consideraz­ione i cosiddetti panchinari. Il suo standard di formazione, oltre ai soliti titolariss­imi, non è mai andato oltre i 15-16 giocatori, il turnover non gli è mai appartenut­o, non l’ha mai voluto tenere nella giusta consideraz­ione. Diversamen­te da quanto sta facendo Ancelotti che, finora, ha schierato ben 21 giocatori dal primo minuto, valorizzan­do l’intera rosa, dunque, senza alcuna preclusion­e. Oggi, lo stesso allenatore è soddisfatt­o di ciò che ha a disposizio­ne, negli ultimi tempi ha ripetuto più volte che l’organico gli sta bene così, che a gennaio non ci saranno arrivi. E, fino adesso, nessuno ha mai tradito la sua fiducia, il gruppo lo segue per intero.

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ANSA Arkadiusz Milik, 24 anni, veste la maglia del Napoli dal 2016
 ??  ?? Carlo Ancelotti, 59 anni, ha già allenato Reggiana, Parma, Juve, Milan, Chelsea, Psg, Real e Bayern
Carlo Ancelotti, 59 anni, ha già allenato Reggiana, Parma, Juve, Milan, Chelsea, Psg, Real e Bayern

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