La Gazzetta dello Sport

Cambiare fa bene Senza trequartis­ta l’Empoli sta volando

●Il segreto del rilancio è Iachini col suo 3-5-2: fuori Zajc e Acquah, dentro Traoré, che piace alle big

- Giacomo Cioni EMPOLI (FI)

L’Empoli è davvero ripartito. Si è rilanciato. I numeri e la classifica lo testimonia­no. Sette punti in 3 partite firmate da Beppe Iachini parlano da soli. E con un po’ più di attenzione i toscani potevano fare anche filotto, ma la testa di Kurtic a Ferrara, sabato pomeriggio, era davvero calda.

CAMBIO MODULO Cosa c’è dietro questa metamorfos­i dell’Empoli? La scelta impopolare di esonerare Andreazzol­i sta pagando e se gli azzurri oggi sono fuori dal gruppo delle ultime tre lo si deve a un cambio di atteggiame­nto che vede la squadra più aggressiva, meno da «tiqui-taca» e più da pressing e ripartenza. In tutto questo, dopo la prima di Iachini con l’Udinese giocata senza cambio di modulo, il passaggio dal 4-3-1-2 al 35-2 ha dato maggior solidità difensiva e più equilibrio. Peraltro Iachini rilanciand­o un paio di elementi (Veseli, difensore centrale destro, e Pasqual, quinto a sinistra) ne ha messi in panchina almeno altrettant­i che parevano inamovibil­i: Zajc, trequartis­ta e assist man fra i migliori della A, e Acquah, una furia inarrestab­ile a centrocamp­o (ma ci sarebbe anche Antonelli). Per lo sloveno la questione è tattica, per il momento nel 3-5-2 non è contemplat­o e solo quando il modulo torna al 43-1-2 è chiamato in causa. Per il ghanese la questione è tutta...continenta­le. L’altro africano del gruppo, il millenial empolese, l’ivoriano Traorè sta decollando e richiamand­o osservator­i dalle big. Insomma, alla fine sono problemi di abbondanza. Iachini dovrà essere bravo a solidifica­re il suo 3-5-2 e allo stesso tempo a gestire il gruppo dando spazio a tutti.

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