Cambiare fa bene Senza trequartista l’Empoli sta volando
●Il segreto del rilancio è Iachini col suo 3-5-2: fuori Zajc e Acquah, dentro Traoré, che piace alle big
L’Empoli è davvero ripartito. Si è rilanciato. I numeri e la classifica lo testimoniano. Sette punti in 3 partite firmate da Beppe Iachini parlano da soli. E con un po’ più di attenzione i toscani potevano fare anche filotto, ma la testa di Kurtic a Ferrara, sabato pomeriggio, era davvero calda.
CAMBIO MODULO Cosa c’è dietro questa metamorfosi dell’Empoli? La scelta impopolare di esonerare Andreazzoli sta pagando e se gli azzurri oggi sono fuori dal gruppo delle ultime tre lo si deve a un cambio di atteggiamento che vede la squadra più aggressiva, meno da «tiqui-taca» e più da pressing e ripartenza. In tutto questo, dopo la prima di Iachini con l’Udinese giocata senza cambio di modulo, il passaggio dal 4-3-1-2 al 35-2 ha dato maggior solidità difensiva e più equilibrio. Peraltro Iachini rilanciando un paio di elementi (Veseli, difensore centrale destro, e Pasqual, quinto a sinistra) ne ha messi in panchina almeno altrettanti che parevano inamovibili: Zajc, trequartista e assist man fra i migliori della A, e Acquah, una furia inarrestabile a centrocampo (ma ci sarebbe anche Antonelli). Per lo sloveno la questione è tattica, per il momento nel 3-5-2 non è contemplato e solo quando il modulo torna al 43-1-2 è chiamato in causa. Per il ghanese la questione è tutta...continentale. L’altro africano del gruppo, il millenial empolese, l’ivoriano Traorè sta decollando e richiamando osservatori dalle big. Insomma, alla fine sono problemi di abbondanza. Iachini dovrà essere bravo a solidificare il suo 3-5-2 e allo stesso tempo a gestire il gruppo dando spazio a tutti.