Fulham-Leicester Per una notte tutti con Ranieri
● Claudio per la prima volta contro il suo passato, lo stadio è con lui
Un allenatore, due squadre. Stasera il Craven Cottage, lo stadio vintage di Londra, offrirà un pezzo raro della collezione calcistica: un tecnico osannato dalle due tifoserie. Il coro «Ranieri, oh, oh», scandito sulle note di Volare, ha il copyright dei fan del Leicester, ma è stato subito adottato e riproposto da quelli del Fulham. È la prima volta di Claudio Ranieri, 67 anni, contro il Leicester, contro il suo passato e contro una favola che, come ha ammesso ieri l’allenatore romano «forse dovremo attendere altri cento anni per ritrovarne una simile». I sentimenti, le emozioni e la tristezza della tragedia recente della caduta dell’elicottero, con la scomparsa del presidente Vichai Srivaddhanaprabha e di altre quattro persone, prevalgono sulle ombre dell’esonero di Ranieri e di quanto accadde. dopo la conquista del titolo di Premier 2015-16, nel febbraio del 2017. La verità è rimasta sempre nascosta. Sono affiorati voci, sussurri, ricostruzioni più o meno ufficiose. Gestire una favola straordinaria diventò ad un certo punto un macigno per tutti. Il titolo portò al raddoppio, se non alla triplicazione degli stipendi per diversi calciatori. Il Leicester scoprì la Champions League e il fascino dell’Europa. Il contrappasso fu il crollo in campionato che portò le Foxes in zona retrocessione. Licenziare l’allenatore fu la cosa più semplice e scontata. Esonerato Ranieri, il Leicester cominciò a vincere con Craig Shakespeare. Si narra, si dice, che proprio Shakespeare smontasse le tattiche di Ranieri nel lavoro quotidiano.
EMOZIONI Ma anche i giocatori, alcuni dei quali diventati ricchi e famosi, ci misero del loro. Non è ancora chiaro il ruolo di Jamie Vardy, stasera forse assente per un problema inguinale, nei giorni cruciali. Si parlò di un viaggio in Thailandia di Kasper Schmeichel per chiedere a Vichai di allontanare Ranieri. Ci furono notti di lunghi coltelli, ma stasera, come ha raccontato ieri Ranieri «prevarranno le emozioni. I tifosi mi vogliono bene, ma poi, per novanta minuti, saremo avversari. È il calcio, ed è giusto così».