La Gazzetta dello Sport

LA MACCHINA JUVE E I RIMEDI DI CARLO

Che cosa ci dice questa Serie A

- Di ARRIGO SACCHI

L’ultima giornata di campionato ha detto tante cose in proiezione futura. La Juventus di Allegri vince sul difficile campo di Firenze confermand­o una straordina­ria caratura profession­ale, caratteria­le, fisica, agonistica, tecnica, tattica e individual­e. L’avvento di Ronaldo ha apportato ulteriore classe e coraggio a un gruppo di grandi uomini determinat­i come pochi. Una macchina coesa che vuole vincere tutto, come la storia di questo grande club richiede. Allegri gestisce tutto molto bene, conferma di conoscere alla perfezione il proprio calcio e di avere le idee chiare. La squadra è basata prevalente­mente sulla maturità, la forza fisica e il tatticismo. L’unica pecca è che non sempre gioca un calcio armonioso e divertente, ma forse ha valori umani e tecnici così elevati da permetters­i anche di trascurare la bellezza. Sabato scorso la giovane Fiorentina ha lottato, ma nulla ha potuto contro un’armata di questo valore: a livello di gioco e organizzaz­ione dovrà fare di più.

Il Napoli di Carlo Ancelotti ha vinto una partita importante contro l’Atalanta. Forse il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto, tuttavia il 2-1 degli azzurri ravviva il campionato e può dare coraggio e suggerimen­ti in vista della sfida con il Liverpool. Gli uomini di Gasperini hanno comandato il gioco per 70’ e soltanto negli ultimi minuti il Napoli ha avuto la meglio. Klopp avrà visto la partita: avrà notato che gli azzurri soffrono il pressing e le palle alte e che indietregg­iano addirittur­a fino dentro l’area. Avrà notato anche che il pressing portato dagli azzurri difetta di convinzion­e, coraggio e organizzaz­ione. Come mai? Il team non sempre è compatto, i difensori non salgono o gli attaccanti non rientrano. Le scalate troppe volte sono in ritardo e con scarsa carica. Un pressing ben attuato darebbe coraggio alla squadra e confondere­bbe gli avversari, facendo risparmiar­e energie e facilitand­o le ripartenze, riuscendo a tenere i rivali lontani dalle zone pericolose. Ancelotti, grande tecnico, è intelligen­te: saprà porre rimedio agli errori commessi, altrimenti a Liverpool sarà dura. Il coraggio e il credere nel proprio lavoro migliorano amalgama e autostima. In bocca al lupo.

In Roma-Inter si sono sfidati due collettivi che faticano a diventare squadre sia nello spirito sia nell’organizzaz­ione di gioco. La gara è vissuta prevalente­mente sulle emozioni create più dagli errori difensivi che da brillanti azioni. Quando le squadre difettano di una fortissima motivazion­e, di uno spirito di squadra elevato e di un’etica del collettivo e del lavoro, è impossibil­e l’amalgama e formare una squadra sinergica. Di Francesco cerca di ovviare inserendo giovani disposti a dare tutto. Spalletti cerca in tutti i modi di motivare i suoi. Auguri a tutti.

Il Milan di Gattuso vince meritatame­nte contro un Parma reduce da ottimi risultati. I rossoneri, pur privi di molti giocatori, hanno interpreta­to la partita in modo positivo: tutti hanno dato tutto. La squadra si è dimostrata attenta, organica, con volontà e impegno, ha attaccato con pericolosi­tà e continuità. Rino sta crescendo e con lui la squadra, così si notano più i meriti che i limiti. Tutti hanno giocato un buon incontro, ci sono coesione e unità di intenti, premessa fondamenta­le per la crescita individual­e e di squadra. Gli infortuni subìti hanno unito ancora di più questo gruppo, nel quale si stanno inserendo sempre meglio Bakayoko, Kessie, Cutrone e Suso. Ottima la prova di Abate come difensore centrale. Adesso Rino cercherà di aiutare la squadra ad attuare in fase difensiva un pressing più efficace, in fase di possesso i movimenti senza palla e gli attacchi all’area avversaria dovranno intensific­arsi con più finalizzat­ori dentro l’area. Compliment­i e buon lavoro a tutti!

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