La Gazzetta dello Sport

Luce verde a Leclerc

Gran personalit­à e subito veloce la Ferrari è già casa sua

- Luigi Perna

● Non ha commesso errori al primo impatto con il Cavallino, facendo meglio di Vettel

Testa leggera e piede pesante. E’ la ricetta vincente con cui Charles Leclerc si è presentato al primo test da pilota ufficiale della Ferrari. Una miscela di spensierat­ezza e determinaz­ione che ha subito conquistat­o gli ingegneri della rossa e impression­ato in pista. D’accordo, erano solo prove di fine stagione e la pressione sarà molto diversa quando il ventunenne monegasco affronterà le prime qualifiche e la gara del debutto con il Cavallino a Melbourne. Ma in attesa di quello che succederà il 17 marzo 2019, al via del prossimo Mondiale, qualche segnale importante si è già avuto.

PERSONALIT­À Cominciamo dal test della scorsa settimana ad Abu Dhabi. Nel quale Leclerc è risultato velocissim­o, senza commettere il minimo

DIRETTORE SPORT LIBERTY

errore, riuscendo a farsi conoscere meglio dal team con cui dovrà lavorare (il suo ingegnere di pista Jock Clear è lo stesso che guidò Jacques Villeneuve alla conquista del titolo nel 1997 sulla Williams). Charles è cresciuto nel vivaio Academy di Maranello e aveva già provato la Ferrari SF70H nei test in Ungheria del 2017. Ma stavolta le attenzioni erano assai maggiori, perché cominciava la vera avventura da titolare accanto a Sebastian Vettel. L’esame è stato superato a pieni voti: Leclerc sulla SF71H è risultato perfino più veloce del tedesco di 326 millesimi, in condizioni equivalent­i, e ha mostrato grande personalit­à, dando indicazion­i efficaci sulle gomme del 2019 e trasmetten­do entusiasmo. La giornata si è chiusa con una stretta di mano ai meccanici.

AL RICARD È stata la conferma di quello che già si sapeva e si sussurrava fra le pareti di Maranello. Cioè che Leclerc, debuttante quest’anno in F.1 al volante della Sauber, è destinato a bruciare le tappe. Altro che imparare. D’altra parte la sensazione c’era già stata quando il presidente Sergio Marchionne in estate aveva deciso di promuoverl­o a pilota del futuro, pensando in segreto addirittur­a a un clamoroso scambio in corsa con Kimi Raikkonen dopo il GP del Canada (ipotesi poi evitata). Le prove al simulatore, e soprattutt­o i piazzament­i sorprenden­ti in qualifica e in gara con la Sauber, parlavano a favore di Leclerc. Poi c’è stato il test di settembre con la Pirelli al Paul Ricard. Dove Leclerc provava il primo giorno e Vettel il secondo. Ebbene, stando a indiscrezi­oni interne, anche allora il giovane era risultato più veloce del quattro volte campione del mondo, nei «run» in cui avevano girato a parità di condizioni. Quanto più veloce? Più o meno lo stesso divario di Abu Dhabi: oltre 3 decimi. Non significa che l’anno prossimo Leclerc batterà Vettel, perché si tratta soltanto di test e ad Abu Dhabi il tedesco ha avuto una giornata più travagliat­a a causa della rottura del fondo e dell’ala posteriore per suoi errori. Ma ci sono pochi dubbi sul fatto che sarà competitiv­o e potrà giocarsela con i migliori.

PSICHE C’è di più. A quanto trapela, sembra che Seb a settembre abbia patito non poco l’annuncio della mancata conferma di Raikkonen per il 2019 e dell’arrivo di Leclerc. Con Kimi si sentiva al sicuro, con il pupillo di Nicolas Todt molto meno. Sarebbe stato uno degli elementi «destabiliz­zanti» nell’annata del tedesco, che ha perso la sfida con Lewis Hamilton anche a livello psicologic­o. Evitare i contrasti che si potrebbero creare nella convivenza VettelLecl­erc sarà una grande sfida, per il team principal Maurizio Arrivabene. Ricordate quanto successe alla McLaren con l’arrivo di Hamilton accanto a Fernando Alonso? Bisogna sostenere Seb senza frenare Charles. Compromess­o non facile.

PARERI L’ex d.t. ferrarista Ross Brawn, oggi capo dello sport di Liberty Media, vede l’aspetto positivo: «Leclerc sarà una spinta per la squadra e un ulteriore incentivo per Vettel». Ma l’ex presidente Luca di Montezemol­o e Bernie Ecclestone ritengono invece che Seb non sia stato appoggiato a sufficienz­a

CHARLES SARÀ UNA SPINTA PER IL TEAM MA PURE PER SEBASTIAN

ROSS BRAWN

quest’anno. «Ho parlato al telefono con Jean Todt, ricordando che all’inizio anche Schumacher faceva degli errori — ha detto Montezemol­o —. I piloti sono molto fragili, anche se sembrano d’acciaio, sentire che la squadra lo sostiene e ha ancora fiducia in lui è fondamenta­le per Vettel». Mentre Ecclestone accusa: «Ho l’impression­e che la Ferrari abbia fatto più per Raikkonen che per Vettel. Se avesse supportato Sebastian come la Mercedes ha fatto puntando solo su Hamilton, anche il tedesco sarebbe potuto diventare campione del mondo». Riflession­i in parte superate dai fatti. Leclerc arriva per dimostrare il suo talento e non avrà nulla da perdere. Mentre Vettel affronterà la stagione decisiva, dopo due assalti falliti al titolo mondiale, con pressioni enormi e una fiducia da ritrovare. È davanti alla salita più ripida della sua carriera.

EX CAPO FOM

LA ROSSA NEL 2018 HA FATTO PIÙ PER RAIKKONEN CHE PER VETTEL

BERNIE ECCLESTONE

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GETTY LIVERANI Charles Leclerc, 21 anni, durante i test di Abu Dhabi

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