Fair play: il City rischia l’esclusione dalla Champions
● Aggirate le regole del fair play finanziario, in arrivo la sentenza Uefa. E intanto vince a Watford
Domina in Premier, rischia la stangata in Europa. La doppia vita del Manchester City: nel giorno in cui matura l’ennesima vittoria in campionato, arriva la notizia che l’Uefa ha avviato un’inchiesta indipendente per verificare l’attendibilità di Football Leaks sulle violazioni del fair play finanziario. La squadra inglese rischierebbe, secondo le prime indiscrezioni trapelate in queste ore, l’esclusione dalla prossima Champions League. La documentazione pubblicata da Der Spiegel, magazine tedesco, con tanto di mail allegate, avrebbe infatti svelato la vera natura della sponsorizzazione da 60 milioni di sterline, oltre 67 di euro, dell’Etihad - la compagna aerea degli Emirati Arabi con sede a Abu Dhabi - datata 2015.
RECIDIVO Secondo le ricostruzioni, il denaro sarebbe stato versato direttamente dal gruppo Abu Dhabi United, dal 2008 proprietario del club, violando in questo modo le regole del fair play finanziario (FFP). Anche il Psg - proprietà del Qatar - è coinvolto nell’indagine, ma la situazione del Manchester City pare molto più seria e l’Uefa avrebbe deciso di usare la mano dura. L’esclusione dalla prossima edizione della Champions League, in questo quadro generale, è più di una ipotesi. I Citizens erano già stati multati nel 2014, per 20 milioni di euro circa - dopo gli iniziali 55, con una riduzione per «buona condotta» - sempre per aver infranto le norme del FFP, ma una nuova infrazione farebbe scattare la mannaia, anche in considerazione del risalto mediatico ed internazionale della vicenda. Il club si è finora difeso in pubblico affermando di «non essere intenzionato a commentare materiale hackerato o rubato dal City Football Group. Il tentativo di danneggiare la reputazione del Manchester City è organizzata e chiara».
LA PARTITA Nella gara di ieri sera, sul campo del Watford, la squadra è riuscita a giocare senza farsi condizionare dalle voci di una possibile esclusione dall’Europa. Il City, sbarcato a Londra in tarda mattinata dopo aver viaggiato in treno - i calciatori sono stati avvistati alla stazione di Piccadilly di Manchester insieme a pendolari e studenti -, ha ribadito la sua supremazia assoluta nel calcio inglese, anche se nel finale, dopo la rete di Doucouré, la capolista ha sofferto ed è stata costretta a chiudersi in difesa per proteggere il 2-1. L’ingresso di Laporte negli ultimi minuti è stato emblematico. La banda di Guardiola è stata frenata nel primo tempo dalle parate di Foster, straordinario su Sané al 10’ e in una doppia uscita su Mahrez e Bernardo Silva al 18’, ma dopo lo spavento provocato da un tiro in scivolata di Deeney (33’), murato dal riflesso di piede di Ederson, al 40’ è arrivata la rete di Sané: cross perfetto di Mahrez e tocco cinico del tedesco. In apertura di ripresa, lo stesso Mahrez ha firmato il 2-0 sull’assist di Jesus. Il Watford ha accusato il colpo. Nel finale, un errore in uscita di Delph ha avviato l’azione del gol di Doucouré e ha riaperto il match. A quel punto, Watford all’assalto, pancia a terra. Ederson ha controllato una capocciata di Deeney e un paio di corner in pieno recupero hanno creato qualche brivido a Guardiola, ma passata la paura, sono arrivati altri tre punti.
LA CHIAVE
Nel mirino la sponsorizzazione da 60 milioni di sterline di Etihad: sarebbe stata versata da Abu Dhabi United