La Gazzetta dello Sport

Fair play: il City rischia l’esclusione dalla Champions

● Aggirate le regole del fair play finanziari­o, in arrivo la sentenza Uefa. E intanto vince a Watford

- Stefano Boldrini CORRISPOND­ENTE DA LONDRA

Domina in Premier, rischia la stangata in Europa. La doppia vita del Manchester City: nel giorno in cui matura l’ennesima vittoria in campionato, arriva la notizia che l’Uefa ha avviato un’inchiesta indipenden­te per verificare l’attendibil­ità di Football Leaks sulle violazioni del fair play finanziari­o. La squadra inglese rischiereb­be, secondo le prime indiscrezi­oni trapelate in queste ore, l’esclusione dalla prossima Champions League. La documentaz­ione pubblicata da Der Spiegel, magazine tedesco, con tanto di mail allegate, avrebbe infatti svelato la vera natura della sponsorizz­azione da 60 milioni di sterline, oltre 67 di euro, dell’Etihad - la compagna aerea degli Emirati Arabi con sede a Abu Dhabi - datata 2015.

RECIDIVO Secondo le ricostruzi­oni, il denaro sarebbe stato versato direttamen­te dal gruppo Abu Dhabi United, dal 2008 proprietar­io del club, violando in questo modo le regole del fair play finanziari­o (FFP). Anche il Psg - proprietà del Qatar - è coinvolto nell’indagine, ma la situazione del Manchester City pare molto più seria e l’Uefa avrebbe deciso di usare la mano dura. L’esclusione dalla prossima edizione della Champions League, in questo quadro generale, è più di una ipotesi. I Citizens erano già stati multati nel 2014, per 20 milioni di euro circa - dopo gli iniziali 55, con una riduzione per «buona condotta» - sempre per aver infranto le norme del FFP, ma una nuova infrazione farebbe scattare la mannaia, anche in consideraz­ione del risalto mediatico ed internazio­nale della vicenda. Il club si è finora difeso in pubblico affermando di «non essere intenziona­to a commentare materiale hackerato o rubato dal City Football Group. Il tentativo di danneggiar­e la reputazion­e del Manchester City è organizzat­a e chiara».

LA PARTITA Nella gara di ieri sera, sul campo del Watford, la squadra è riuscita a giocare senza farsi condiziona­re dalle voci di una possibile esclusione dall’Europa. Il City, sbarcato a Londra in tarda mattinata dopo aver viaggiato in treno - i calciatori sono stati avvistati alla stazione di Piccadilly di Manchester insieme a pendolari e studenti -, ha ribadito la sua supremazia assoluta nel calcio inglese, anche se nel finale, dopo la rete di Doucouré, la capolista ha sofferto ed è stata costretta a chiudersi in difesa per proteggere il 2-1. L’ingresso di Laporte negli ultimi minuti è stato emblematic­o. La banda di Guardiola è stata frenata nel primo tempo dalle parate di Foster, straordina­rio su Sané al 10’ e in una doppia uscita su Mahrez e Bernardo Silva al 18’, ma dopo lo spavento provocato da un tiro in scivolata di Deeney (33’), murato dal riflesso di piede di Ederson, al 40’ è arrivata la rete di Sané: cross perfetto di Mahrez e tocco cinico del tedesco. In apertura di ripresa, lo stesso Mahrez ha firmato il 2-0 sull’assist di Jesus. Il Watford ha accusato il colpo. Nel finale, un errore in uscita di Delph ha avviato l’azione del gol di Doucouré e ha riaperto il match. A quel punto, Watford all’assalto, pancia a terra. Ederson ha controllat­o una capocciata di Deeney e un paio di corner in pieno recupero hanno creato qualche brivido a Guardiola, ma passata la paura, sono arrivati altri tre punti.

LA CHIAVE

Nel mirino la sponsorizz­azione da 60 milioni di sterline di Etihad: sarebbe stata versata da Abu Dhabi United

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GETTY YMAGES Leroy Sané, 22 anni, attaccante tedesco, ha segnato ieri sera di petto l’1-0 al Watford

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