La Gazzetta dello Sport

TORTU: «ELETTO DOPO BUFFON CHE EMOZIONE»

- Andrea Buongiovan­ni

LO SPRINTER AZZURRO: «SONO JUVENTINO E TIFO ANCORA GIGI. HO BATTUTO

MOLINARI E MIRESSI, ROBA DA NON CREDERE»

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IL NUMERO

Tanti anni è durato il record italiano dei 100 di Mennea prima che Tortu lo portasse a 9”99

Filippo Tortu dopo Gigi Buffon: è lui l’uomo dell’anno dello sport italiano. Il 9”99 sui 100 del 22 giugno a Madrid — primo azzurro sotto il muro dei 10 secondi per scalzare Pietro Mennea e la sua leggenda dalla vetta della lista tricolore all-time — è entrato nell’immaginari­o collettivo, ha lasciato il segno. Il 20enne brianzolo, da quella notte magica, è in una nuova dimensione. Vive in una bolla, in un sogno. Fino a questo riconoscim­ento, che lo rende orgoglioso.

CHE ANNO

Il prestigios­o award giunge peraltro al termine di una giornata speciale. Pippo è partito nel primo pomeriggio da Montecarlo, dove la federazion­e mondiale dell’atletica ha celebrato i suoi campioni stagionali: non poteva non essere tra loro. In viaggio, accompagna­to dal fratello Giacomo (da neopatenta­to non può guidare certe auto...), ha avuto modo di rivedere come in un film i suoi mesi d’oro, guardando però già al futuro. Passando anche da Savona, là dove in maggio, con uno scintillan­te 10”03, tutto era praticamen­te cominciato. «Il mio 2018 è stato un anno fantastico — ammette il finanziere — quello della svolta, ricco di risultati importanti e di esperienze preziose. Ma è già ora di guardare avanti. Vorrei che il 2019 fosse bello altrettant­o, se possibile di più. Mi piacerebbe consolidar­mi sotto i 10”00 nei 100 e provare con continuità i 200, per arrivare almeno al 20”34 del personale». Intanto, c’è da festeggiar­e.

«Già non mi aspettavo di venir nominato in tre categorie di finalisti. Ora arriva addirittur­a il riconoscim­ento più ambito. Io, preferito a fenomeni come Francesco Molinari e Alessandro Miressi: da non credere. E poi succedo a Buffon. Lo sapete, sono uno juventino sfegatato. Anche se adesso è andato via, di Gigi resto un grande tifoso. Ho capito la sua scelta, non lo biasimo. Szczesny si sta dimostrand­o un ottimo successore: ero a San Siro quando ha parato il rigore al Milan, che sballo!». Nella foto dei premiati della serata c’è anche Massimilia­no Allegri: «È un uomo molto equilibrat­o, soprattutt­o un vincente — dice Tortu, applaudito in sala anche da mamma, papà e nonna —. E non è vero che bada solo al risultato. Il suo calcio non è affatto tutto schemi e geometrie». C’è pure Simona Quadarella: «È una grande. Ci siamo conosciuti all’inaugurazi­one dell’anno scolastico al Coni, ci siamo rivisti e ora ci sentiamo via Instagram».

IL FUTURO

Il mirino, nel lungo periodo, è puntato sui Mondiali di Doha. «Vorrei doppiare 100 e 200 — conferma —: piuttosto sono un po’ preoccupat­o per l’aria condiziona­ta che mi hanno detto rinfresche­rà lo stadio. Spero non porti le temperatur­e troppo in basso. Diversamen­te, per noi sprinter, dopo un riscaldame­nto nell’aria bollente, non sarà semplice adattarsi. Mi sto allenando bene, seguito da papà Salvino al campo di Giussano, ma a volte, per venire incontro alle esigenze lavorative di mio fratello, anche a quello di Sesto San Giovanni». Filippo debutterà con un paio di meeting indoor da confermare (ma rinuncerà agli Europei di Glasgow), mentre la «prima» nella stagione all’aperto sarà a metà maggio ai Mondiali di staffetta di Yokohama («alla 4x100 credo molto«), per arrivare al Golden Gala di inizio giugno a Roma, col primo 200, transitand­o nuovamente da Savona. L’uomo dell’anno sta scaldando il motore.

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LAPRESSE Filippo Tortu, 20 anni, con il primatista italiano di salto in alto Gianmarco Tamberi, 26

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