MALAGÒ: «È STATO L’ANNO DELLE DONNE»
●«FONTANA, GOGGIA, QUADARELLA, LE AZZURRE DEL VOLLEY: GRANDI GIOIE MA LA DELUSIONE DEL CALCIO...»
Per una notte non parla di riforma del Coni: non sono momenti di cattivi pensieri, bensì momenti da celebrare. I Gazzetta Awards sono, per Giovanni Malagò – chiamato sul palco a premiare la nuotatrice regina d’Europa, Simona Quadarella – una sorta di felice sintesi sullo stato di salute dello sport italiano. «L’emozione più forte del 2018? L’oro olimpico di Arianna Fontana, la nostra portabandiera. Ma anche l’oro di Sofia Goggia in discesa e con la Coppa del Mondo, abbinato a quello nello snowboard di Michela Moioli, sono stati un tuffo al cuore per me. E poi l’orgoglio della doppia cifra di medaglie a PyeongChang mi ha inorgoglito». Un anno di cinque cerchi in continua alternanza: dalla spedizione coreana a quella di Tokyo per lanciare la candidatura di MilanoCortina per ospitare i Giochi della neve 2026, passando per l’elezione a membro del Cio. «Sì, è stato un anno da incorniciare, un anno record. È chiaro, come in tutte le situazioni della vita o a scuola, non si può avere in ogni materia il massimo dei voti. Qualche ombra c’è stata, e mi riferisco al Mondiale di calcio senza Italia, qualcosa che ci ha disturbato».
SODDISFAZIONE
Oltre il calcio, il panorama è stato a tinte davvero azzurre, ed in tante discipline. Malagò riflette sui momenti topici dell’estate italiana: «Penso al nuoto, alla scherma che anche da pochi giorni ci ha fatto ritrovare una Di Francisca vincente, penso a Molinari che ha portato il golf in primo piano, ma penso anche al 4 di coppia del canottaggio, un altro sport di grandi tradizioni olimpiche: una barca che da tanti anni non vincere il titolo iridato. Sì, siamo enormemente soddisfatti». Vede schierati in gran forza i rappresentanti del volley, e Malagò non dimentica di sottolineare proprio l’impresa delle pallavoliste d’argento al Mondiale in Giappone: «Un risultato storico. Così come non voglio dimenticare il karate: Sì, bisogna salutare questo 2018 soddisfatti e pronti a ricominciare».