La scalata di Zhang Pieni poteri per l’Inter
●Il presidente è sempre più forte: può firmare senza limiti di soldi «La Juve? Daremo tutto, ho fiducia»
Quarantadue giorni da presidente, un presente già importante, un futuro da scrivere ma con le idee sempre chiarissime. Steven Zhang, numero uno dell’Inter dal 26 ottobre, si muove a tutta velocità. Nel suo piano, avallato a Nanchino da papà Jindong, le priorità sono chiare. Per riportare l’Inter in vetta al mondo, obiettivo dichiarato il giorno dell’investitura, Steven vuole giocare stabilmente in Champions, far crescere i ricavi arrivando a 400 milioni, avere la gestione dello stadio, puntare sui giovani, dare al club una struttura tecnica al top. Ora, intanto, c’è l’ostacolo Juve: «Sono fiducioso, credo nella squadra – ha detto –: daremo tutto in campo, posso garantirlo. Stiamo facendo progressi, il gioco migliora e ogni stagione cerchiamo di fare meglio: è questo il nostro obiettivo».
GESTIONE L’arrivo di Beppe Marotta (con tanto di vertice a Nanchino) e la firma di un protocollo di intesa con il Milan per uno stadio in coabitazione (con tutta probabilità San Siro) sono i primi passi tangibili della nuova presidenza cinese. Il resto è in continuo movimento. E proprio per permettere a Zhang junior di agire in completa autonomia il consiglio di amministrazione nerazzurro ha dato al quasi 27enne presidente poteri pieni. Il verbale del cda del 26 ottobre, seguito dall’assemblea dei soci che ha nominato Steven nuovo numero uno del club al posto di Thohir, ha riconosciuto a Zhang «tutti i poteri, da esercitarsi con firma libera e disgiunta e senza limiti di importo, per la gestione ordinaria e straordinaria della società». Un bel salto in avanti per l’erede del gruppo Suning. Solo un anno fa, infatti, il cda della società di corso Vittorio Emanuele gli aveva riconosciuto circa 40 deleghe nell’area sportiva ed extrasportiva e il potere di firma singola ma con un tetto. Gli acquisti dovevano restare GETTY entro i 40 milioni di euro, mentre l’ingaggio doveva essere inferiore ai 10 milioni. Adesso, invece, Steven avrà la piena libertà di agire. E non è poco.
ELOGIO E ieri del presidente ha parlato anche Marco Tronchetti Provera: «Zhang mi piace per l’impegno e la volontà di capire e guidare verso il successo l’Inter – ha detto l’ex vice di Moratti e oggi a.d. di Pirelli, sponsor nerazzurro dal 1995-96 –. Steven ha lo spirito giusto. Mi fa molto piacere che il suo impegno si realizzi con l’assunzione diretta di responsabilità».
LA FRASE Tronchetti Provera: «Steven ha lo spirito giusto. Mi piace per la sua volontà di guidare i suoi club al successo»