La Gazzetta dello Sport

È un Diavolo dalla A alla Z Il rilancio di Abate e Zapata

●Titolari e capitani in assenza di Romagnoli: sono in scadenza, ma ora sperano nel rinnovo

- Stefano Cantalupi MILANO

Esattament­e 20 giorni fa Alessio Romagnoli lasciava il ritiro della Nazionale per un infortunio al polpaccio, raggiungen­do nell’infermeria milanista – tra gli altri – Caldara e Musacchio. «Ci resta solo Zapata», mormorava il popolo rossonero in quei giorni preLazio, con toni non proprio votati alla fiducia. Pessimismo poi trasformat­osi in brividi, alla notizia che alla destra del colombiano, nella difesa a tre, avrebbe giocato Ignazio Abate. Intendiamo­ci: parliamo di due signori profession­isti, apprezzati dai tifosi per l’impegno, la dedizione e la profession­alità con cui hanno sempre vestito la maglia del Diavolo. Se sono al Milan da tanto tempo non è di certo un caso. Ma insomma, Zapata fin lì era stato poco utilizzato e Abate di lavoro fa il terzino. Legittimo dubitare, dunque, ma doveroso ricredersi e togliersi il cappello: entrambi hanno risposto molto bene sia all’Olimpico che contro il Parma, match in cui Ignazio s’è esibito addirittur­a da centrale nella difesa a quattro.

DESTINI PARALLELI Sono loro, i veterani, ad essersi meritati le lodi più convinte in queste ultime settimane, insieme a un Bakayoko cresciuto gara dopo gara. L’elemento curioso sta nella perfetta sovrapponi­bilità delle loro situazioni: sia Abate che Zapata hanno 32 anni e andranno in scadenza di contratto a giugno 2019, entrambi sono stati chiamati in causa nello stesso frangente e si sono divisi la fascia di capitano messa a disposizio­ne KULTA-LAPRESSE momentanea­mente da Romagnoli. Normale, dunque, che ora sperino in un rinnovo, considerat­o improbabil­e fino a poco tempo fa. E se il rendimento dovesse continuare su questi livelli, sarebbe un premio più che meritato. FEDELISSIM­I Cristian non ama granché i cambiament­i, è un tipo fedele: al Milan dal 2012, in carriera ha vestito solo altre quattro maglie, ovvero Deportivo Calì, Udinese, Villarreal e nazionale colombiana. Ignazio, invece, si sta avvicinand­o ai vent’anni in rossonero, contando le giovanili. Un’eternità, passata anche attraverso prestiti e comproprie­tà che l’hanno fatto viaggiare per l’Italia tra Napoli, Piacenza, Modena, Empoli e Torino, prima di mettere radici tra i boschi di Milanello nel 2009. Rino Gattuso se li coccola e se li tiene stretti: se non è stato costretto a bussare alle porte della dirigenza per chiedere rinforzi in difesa a gennaio, il merito è dei suoi vecchi leoni. Che incarnano lo spirito del Diavolo, dalla A alla Z.

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Da sinistra: Ignazio Abate, 32 anni, e Cristian Zapata, 32
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