Finalmente Zaza Il Torino di Coppa è soltanto suo L’Olimpico lo attende
●Contro il Südtirol il colpo del mercato estivo ha la chance per rompere il ghiaccio in casa E prenotarsi per Milan e derby
No, fin qui proprio non ci siamo. Il più atteso rinforzo estivo, Simone Zaza, ha brillato soltanto una volta: Verona, 30 settembre. Già, sono passati oltre due mesi da quel guizzo che diede al Toro, in extremis, il successo sul Chievo. Sembrava l’inizio di una bella storia, invece fu soltanto uno spritz, aperitivo per giunta trangugiato di corsa. Le statistiche non sempre sono vangelo, ma spesso illustrano a dovere le situazioni. E il monitoraggio su Zaza permette di fissare alcuni paletti che l’attaccante dovrà sradicare per integrarsi nel Toro.
PRESENZE E MINUTI Formalmente ha preso parte a dodici delle quattordici partite disputate: messa così, non sarebbe una cifra negativa. Lo diventa considerando i minuti effettivamente giocati: 511. È come se avesse partecipato a meno di sei match (6x90 fa 540...). E quindi siamo scesi al livello di un comprimario. Lui invece è stato acquistato per essere una star, la spalla ideale di Belotti. Per portarlo via da Valencia, il Toro ha speso quattordici milioni, ● i milioni pagati al Valencia per portarlo al Torino attraverso la formula del prestito con obbligo di riscatto. Che è stato, appunto, già esercitato dal club granata archiviati dalla cronaca alla voce acquisto più caro della gestione di Urbano Cairo, cominciata nel settembre 2005. Al giocatore, giusto per sottolineare di quanta stima gode all’interno del club granata, contratto da cinque anni a 1,7 milioni netti a stagione. Trattamento economico solo di un soffio inferiore ai top player Belotti-Falque (1,8).
CHANCE Questa importante apertura di credito Mazzarri ce l’ha ben chiara in testa e lavora affinché venga ripagata. Nelle ultime due partite, Zaza ha avuto così le sue chance da sfruttare. Ma non ci è riuscito. A Cagliari è entrato a metà ripresa al posto di Soriano. La squadra ha variato assetto tattico per fargli posto, il Cagliari si è arroccato agevolando di fatto l’assalto granata. Nei minuti finali, Simone ha avuto l’opportunità di decidere la sfida così come gli era capitato a Verona. Traversone basso di Parigini da sinistra, il Gallo sbaglia il tempo dell’impatto sulla sfera che prosegue la sua corsa verso il centro area dove plana sul sinistro di Zaza. Che la impatta cercando la precisione senza però imprimere una traiettoria angolata. Così Cragno neutralizza con relativa facilità quel rigore in movimento. Avesse scelto, Zaza, la botta di collo anzichè un soffice interno piede, chissà... La controprova non esiste ma di solito quando un centravanti è tranquillo, sereno, in un momento felice, quei palloni li calcia di prepotenza, con forza. 1 4 4 4 2 2 TESTA Che Simone attraversi il classico periodo in cui non sei in fiducia, lo ha testimoniato la seguente opportunità datagli da Mazzarri col Genoa, dove è partito nell’undici iniziale e non è stato sostituito. Beh, nella ripresa il Toro ha avuto ampi spazi per chiudere la sfida contro un avversario ridotto in dieci. E in alcune circostanze a Zaza sono arrivati sulla trequarti i palloni giusti da capitalizzare. Ma la giocata scelta o il tocco sul controllo, hanno vanificato queste occasioni per rompere il ghiaccio all’Olimpico.
DIFESA Sia Belotti, il capitano, che Cairo, il presidente hanno avuto per Simone parole di conforto e comprensione dopo la partita, finita comunque in gloria. Stasera tocca a lui inviare un ringraziamento per il sostegno. E pure confezionare un primo regalino ai tifosi che attendono con ansia di poterlo applaudire. Quanto all’allenatore, deve capire se insistere sul tridente anche contro Milan e Juve: e non è un tema qualsiasi. Col Toro approdato in zona Europa, Mazzarri non può permettersi di sbagliare la minima valutazione e quella del sistema di gioco dipende anche dal rendimento dei singoli. Insomma, caro Simone, se non vuoi perderti le partitissime, batti un colpo e magari pure un secondo... Il Gallo riposa, il Toro è finalmente ai tuoi piedi.
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LA CHIAVE Finora il rendimento dell’attaccante non è stato all’altezza delle aspettative
Mazzarri lavora per inserirlo e col Genoa lo ha tenuto in campo per tutti i 90'
5,7
● la non esaltante media voto ottenuta dall’attaccante in dodici presenze di campionato. I giudizi considerati sono quelli espressi dagli inviati della Gazzetta