La Gazzetta dello Sport

Inzaghi torchia la Lazio Lotito pensa al mercato C’è l’idea Zappacosta

●A Formello continua il ritiro della squadra biancocele­ste. Allenament­i intensi e tanto dialogo: la vecchia guardia si schiera al fianco dell’allenatore. Che recupera Leiva per la Samp

- Stefano Cieri ROMA

Lavoro, tanto, e dialoghi, intensi. Il ritiro della Lazio prosegue sul doppio binario di una preparazio­ne fisica più scrupolosa rispetto alle ultime settimane e una serie di confronti, di gruppo e individual­i nello spogliatoi­o. Quella di ieri, sotto questo punto di vista, è stata una giornata molto significat­iva. Inzaghi ha fatto svolgere una doppia seduta affrontata con spirito costruttiv­o dai suoi uomini. E poi, tra un allenament­o e l’altro, si è continuato a parlare. Con la vecchia guardia che si è schierata compatta al fianco del tecnico. L’ANGELO CUSTODE Figura fondamenta­le, in questa fase così delicata, è quella del club manager Angelo Peruzzi. La classica figura, l’ex portiere, il cui peso si avverte soprattutt­o in un momento del genere. Così ieri il dirigente, di solito sempre attento a misurare le parole, è intervenut­o ai microfoni di Lazio Style. Per spiegare i veri motivi della decisione presa dalla società: «È una scelta fatta di comune accordo. Non si tratta di un ritiro punitivo, ma di uno stratagemm­a per compattarc­i - ha precisato Peruzzi -. Non stiamo facendo male, siamo in una buona posizione di classifica che potrebbe essere anche migliore. Vogliamo solo unirci e proseguire ancora meglio. Stiamo crescendo e, come in tutte le altre squadre, ci sono periodi in cui giochiamo bene ed altri in cui riscontria­mo più difficoltà. Ma non siamo in una crisi nera come tanti vogliono far credere». E poi la puntualizz­azione più importante: «Non ci sono liti tra calciatori o tra membri della società. C’è un bell’ambiente all’interno di Formello. Ci può stare che qualcuno voglia ledere questo clima, ma noi non consentire­mo che ciò accada». Peruzzi ha poi fatto chiarezza sul suo mandato: «Ho un contratto che scade al termine di questa stagione, ma solo perché d’accordo col presidente Lotito facciamo in questo modo. Siglo sempre un accordo annuale (è stato così in ciascuna delle tre annate da team manager, ndr) e poi a fine anno tiriamo le somme e decidiamo se andare avanti ancora. Ma io non ho alcuna intenzione di lasciare questo ruolo».

IDEA ZAPPACOSTA Nessun malumore, dunque. I vertici societari, piuttosto, in queste ore si stanno interrogan­do su cosa fare tra un mese, quando riaprirà il mercato. L’orientamen­to era quello di portare a termine solo operazioni di secondo piano, in particolar­e quelle relative alle cessioni di giocatori considerat­i in esubero. Ma qualcosa sta cambiando. Se dovessero emergere mal di pancia da parte di qualche elemento importante e, contempora­neamente, arrivasser­o offerte congrue sul loro conto, le stesse sarebbero prese in consideraz­ione. Anche perché tutto ciò consentire­bbe di poter parallelam­ente effettuare in entrata operazioni di un certo rilievo. Per puntellare la rosa servirebbe­ro un esterno e un attaccante. Per il primo ruolo è spuntato il nome dell’ex granata Davide Zappacosta, attualment­e

LO SCENARIO

Il club manager Peruzzi: «Non è un ritiro punitivo, ma solo un modo per compattarc­i e ripartire più forte»

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Frederic Veseli, 26 anni, a Empoli dal 2016 GETTY

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