Bologna, stop al ritiro Ma se contro l’Empoli...
●Dopo il successo in Coppa Italia, Inzaghi e i «senatori» hanno convinto il club, che si aspetta una grande risposta in campionato
Ritirato il ritiro. Tutti a casa per due notti. Il «castigo» di una settimana definito dai caporali «non punitivo ma formativo» è già concluso. Penitenza finita. Il ritiro non c’è più: un ritiro al ragù. Questa è la storia di un non-ordinario e certamente inusuale dietrofront: nel senso che capita raramente che la società riapra le porte di una blindatura appena installata. A Bologna succede ma è fin troppo chiara una cosa: il club allarga i cordoni del recinto ma si aspetta un vero e proprio ruggito al Castellani di Empoli.
PIPPO CAPOGRUPPO La vittoria in Coppa Italia sul Crotone poteva sembrare solo un prodromo del famoso motto «vincere aiuta a vincere», ma alla fine è diventato il detonatore di un’assunzione di responsabilità da parte dei giocatori: ieri, Pippo Inzaghi è andato dall’ad Claudio Fenucci a chiedere a nome della squadra di annullare il tutto, di aprire il lucchetto. Tutti a casa per due notti. E non parrebbe trattarsi di ammutinamento ma di semplice desiderio dei giocatori di dimostrare che la... clausura non serve. Morale: ieri notte e stasera (dopo la cena cementante prevista al ristorante «Il Campione») la squadra torna a casa dalle proprie famiglie, dormirà invece in ritiro venerdì sera e sabato pomeriggio partirà per la garissima Empoli-Bologna.
SENZA ANSIE «Possiamo vincere a Empoli – hanno praticamente detto i giocatori ai dirigenti rossoblù – anche se stiamo un po’ insieme alle nostre famiglie». La società ha ravvisato, dopo l’urto del ko di Genova, momenti di aggregazione e unione superiori al recente passato: e ha concesso la... libertà. L’incontro, al quale era presente anche il ds Riccardo Bigon oltre all’ad Claudio Fenucci, è stato via via allargato: prima è andato avanti Inzaghi, poi sono arrivati i giocatori più rappresentativi (quindi il capitano Dzemaili, Poli, Da Costa, Palacio). Risultato: la società dà fiducia a tutto il gruppo, Inzaghi in testa. Non serve mettere ansia, ma al contempo la squadra si responsabilizza: la gara di Empoli è troppo importante per non sentirsi gonfi di amor proprio. E i giocatori, capeggiati appunto da Pippo, ora devono dimostrarlo. Il patto è tratto. INCONTRO COI TIFOSI Ieri sera, intanto, lo stesso Fenucci ha incontrato il Centro Bologna Clubs e Futuro Rossoblù, ovvero organizzazioni di tifosi che avevano pubblicato comunicati dopo la disfatta del Ferraris contro la Sampdoria. Confronto chiesto, confronto avuto. Il contenuto? Pazienza, fiducia in Inzaghi, la convinzione che ci saranno soddisfazioni e che a gennaio si potrà intervenire sul mercato, per il quale i target sono una seconda punta (Gabbiadini e Sansone i sogni), un centrale difensivo e due centrocampisti (Bertolacci compreso).
SANTANDER E ORSO La notizia che poi ha rasserenato di più è che Santander, colpito da una «roncolata» di Aristoteles del Crotone, non ha riportato lesioni alla caviglia destra. La flogosi resiste ma Inzaghi è convinto che per domenica «El Ropero» ci sarà. Intanto, RO7 ha scritto su Instagram: «Una vittoria fondamentale che ci permette di continuare il nostro cammino in Coppa Italia e che ci dà morale per affrontare al meglio la partita di domenica ad Empoli... Felicissimo per la mia prima doppietta con questa maglia». Firmato Riccardo Orsolini, quello che in questo Bologna deve sempre giocare.