La Gazzetta dello Sport

Bologna, stop al ritiro Ma se contro l’Empoli...

●Dopo il successo in Coppa Italia, Inzaghi e i «senatori» hanno convinto il club, che si aspetta una grande risposta in campionato

- Matteo Dalla Vite

Ritirato il ritiro. Tutti a casa per due notti. Il «castigo» di una settimana definito dai caporali «non punitivo ma formativo» è già concluso. Penitenza finita. Il ritiro non c’è più: un ritiro al ragù. Questa è la storia di un non-ordinario e certamente inusuale dietrofron­t: nel senso che capita raramente che la società riapra le porte di una blindatura appena installata. A Bologna succede ma è fin troppo chiara una cosa: il club allarga i cordoni del recinto ma si aspetta un vero e proprio ruggito al Castellani di Empoli.

PIPPO CAPOGRUPPO La vittoria in Coppa Italia sul Crotone poteva sembrare solo un prodromo del famoso motto «vincere aiuta a vincere», ma alla fine è diventato il detonatore di un’assunzione di responsabi­lità da parte dei giocatori: ieri, Pippo Inzaghi è andato dall’ad Claudio Fenucci a chiedere a nome della squadra di annullare il tutto, di aprire il lucchetto. Tutti a casa per due notti. E non parrebbe trattarsi di ammutiname­nto ma di semplice desiderio dei giocatori di dimostrare che la... clausura non serve. Morale: ieri notte e stasera (dopo la cena cementante prevista al ristorante «Il Campione») la squadra torna a casa dalle proprie famiglie, dormirà invece in ritiro venerdì sera e sabato pomeriggio partirà per la garissima Empoli-Bologna.

SENZA ANSIE «Possiamo vincere a Empoli – hanno praticamen­te detto i giocatori ai dirigenti rossoblù – anche se stiamo un po’ insieme alle nostre famiglie». La società ha ravvisato, dopo l’urto del ko di Genova, momenti di aggregazio­ne e unione superiori al recente passato: e ha concesso la... libertà. L’incontro, al quale era presente anche il ds Riccardo Bigon oltre all’ad Claudio Fenucci, è stato via via allargato: prima è andato avanti Inzaghi, poi sono arrivati i giocatori più rappresent­ativi (quindi il capitano Dzemaili, Poli, Da Costa, Palacio). Risultato: la società dà fiducia a tutto il gruppo, Inzaghi in testa. Non serve mettere ansia, ma al contempo la squadra si responsabi­lizza: la gara di Empoli è troppo importante per non sentirsi gonfi di amor proprio. E i giocatori, capeggiati appunto da Pippo, ora devono dimostrarl­o. Il patto è tratto. INCONTRO COI TIFOSI Ieri sera, intanto, lo stesso Fenucci ha incontrato il Centro Bologna Clubs e Futuro Rossoblù, ovvero organizzaz­ioni di tifosi che avevano pubblicato comunicati dopo la disfatta del Ferraris contro la Sampdoria. Confronto chiesto, confronto avuto. Il contenuto? Pazienza, fiducia in Inzaghi, la convinzion­e che ci saranno soddisfazi­oni e che a gennaio si potrà intervenir­e sul mercato, per il quale i target sono una seconda punta (Gabbiadini e Sansone i sogni), un centrale difensivo e due centrocamp­isti (Bertolacci compreso).

SANTANDER E ORSO La notizia che poi ha rasserenat­o di più è che Santander, colpito da una «roncolata» di Aristotele­s del Crotone, non ha riportato lesioni alla caviglia destra. La flogosi resiste ma Inzaghi è convinto che per domenica «El Ropero» ci sarà. Intanto, RO7 ha scritto su Instagram: «Una vittoria fondamenta­le che ci permette di continuare il nostro cammino in Coppa Italia e che ci dà morale per affrontare al meglio la partita di domenica ad Empoli... Felicissim­o per la mia prima doppietta con questa maglia». Firmato Riccardo Orsolini, quello che in questo Bologna deve sempre giocare.

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Il Bologna ha eliminato il Crotone in Coppa, ma la situazione di Pippo Inzaghi, 45 anni, resta difficile

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