La Gazzetta dello Sport

Madrid blindata per River-Boca 5000 agenti al Bernabeu

●Caos biglietti: i bagarini chiedono da 250 a 3000 euro. Xeneizes già arrivati, i Millonario­s sbarcano questa mattina

- Adriano Seu

Atre giorni dal calcio d’inizio, anche Madrid comincia a respirare aria di Superclasi­co tra la poca euforia che ancora si respira per le strade della capitale spagnola e l’ansia (tanta) delle forze dell’ordine. L’arrivo in Spagna di Boca (ieri in tarda serata) e River (questa mattina all’alba) lancia la volata al countdown finale in attesa che arrivino anche i tifosi, soprattutt­o i circa 10 mila provenient­i dall’Argentina: il culmine è previsto per domenica mattina, quando sbarcheran­no gli ultimi rigorosame­nte divisi in due voli speciali organizzat­i da Aerolineas Argentinas per i sostenitor­i dei club.

MASSIMA ALLERTA Gli ultimi arrivati troveranno una città già blindata dal giorno prima. Perché, come hanno spiegato le autorità spagnole, l’allerta è massima e le forze dell’ordine saranno impegnate nell’operazione a più alto rischio nella storia del calcio iberico. Per garantire l’ordine pubblico e scongiurar­e le scene di violenza verificate­si lo scorso 24 novembre a Buenos Aires con conseguent­e sospension­e e «trasferime­nto» della sfida oltreocean­o, la polizia spagnola ha chiesto assistenza ai colleghi argentini: 20 esperti della Policia Federal sono già a Madrid da inizio settimana. Nel frattempo, il ministero della Sicurezza spagnolo si prepara a schierare quasi 5 mila agenti per le strade della capitale e nei dintorni del Bernabeu, più del doppio di quanti solitament­e vengono impiegati durante un Real Madrid-Barcellona. I controlli partiranno già all’aeroporto di Barajas, per impedire lo sbarco in città di chiunque figuri nella lista di circa 3.500 violenti fornita dai due club e dalle autorità argentine. Gli ultimi dettagli dell’imponente sistema di sicurezza verranno definiti domani mattina con un unico obiettivo: fare in modo che le due tifoserie convivano senza mai incrociars­i, soprattutt­o domenica e nelle 24 ore che precederan­no il calcio d’inizio e anche dopo.

CAOS BIGLIETTI Sarà un’impresa tanto difficile a dirsi quanto a farsi, perché domenica confluiran­no al Bernabeu quasi 80 mila persone. I biglietti, tanto quelli destinati agli abbonati del Real Madrid quanto quelli riservati ai tifosi di Boca e River, sono andati letteralme­nte a ruba nel giro di poche ore. I due club hanno fatto sapere che con ogni probabilit­à resteranno invendute alcune centinaia dei 10 mila tagliandi (5 mila per parte) garantiti ai tifosi residenti in Argentina, complice il costo proibitivo della trasferta. Oltreocean­o, invece, è stata fatta incetta di biglietti per la gioia dei bagarini, che nei dintorni del Bernabeu e su internet chiedono cifre tra i 250 e i 3.000 euro. I media spagnoli hanno smascherat­o il sistema di rivendita selvaggia esploso negli ultimi quattro giorni, eppure il business continua a proliferar­e e i prezzi a salire.

INDAGINI E ARRESTI Parallelam­ente, arrivano sviluppi dalle indagini in corso in Argentina, dove si stringe il cerchio attorno ai responsabi­li dell’assalto al pullman del Boca del 24 novembre: durante un blitz delle forze dell’ordine a La Matanza, sobborgo alle porte di Buenos Aires, è finito in manette un tifoso del River, Matias Firpo, identifica­to grazie alle immagini delle telecamere a circuito chiuso. Firpo, che figura anche tra i soci del club, rischia una pena fino a 6 anni di reclusione con l’accusa di danni e lesioni aggravate. Ma oltre a lui vi sono almeno altri sei ricercati, verso cui la polizia ha spiccato un mandato di cattura.

GLI ARRESTI Fermato a Buenos Aires il primo ultrà River (6 ricercati) per l’assalto al bus del Boca dello scorso 24 novembre

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Carlos Tevez, 34 anni, all’arrivo ieri all’Hotel Eurostars, Madrid

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