«Porterò io la McLaren fuori dal caos»
● «Non temo la crisi, il team sa dove ha sbagliato. Brown pensa a Indy ma pure a come tornare a vincere»
convivere con Hülkenberg, un talento sottovalutato. Molto costante, veloce sul giro secco. Io so che posso lottare con piloti così e dunque non sono preoccupato al pensiero che un giorno possa guidare una McLaren vincente».
Lei nel finale di stagione è stato critico con gli sviluppi del motore Renault, sostenendo che la Honda era cresciuta di più.
«Non ero critico ma realista. Sappiamo che la nostra power unit non è al livello di Mercedes e Ferrari ma anche che la Renault sta lavorando sodo e le prime sensazioni per il prossimo anno sono molto positive».
Sotto sotto lei spera di riuscire dove Alonso ha fallito: riportare la McLaren a vincere?
«Dico solo che ho un contratto di due anni e vorrei che la curva di miglioramento sia la più verticale possibile».
Con le modifiche del regolamento si può sperare in un Mondiale 2019 con team più ravvicinati o saremo destinati a vedere un altro duello tra Mercedes e Ferrari?
«Penso che continueranno a dominare. Ci vorranno più anni per poterli raggiungere».
Suo padre si rimette ancora in gioco alla Dakar dove ritroverà anche Loeb. A lei non viene voglia di sfidarlo?
«Lo faccio già in privato, non in pubblico perché sicuro che mi farebbe un sedere così…».
Che cosa rappresentano i rally a casa Sainz.
«Adrenalina, divertimento. Quando sono a casa, mi cimento anch’io».
Le piacerebbe che suo papà provasse la sua F.1?
«Sì, perché potrebbe vivere le mie stesse sensazioni».
La McLaren va a Indy con Alonso: un pensierino?
«Ho tanta voglia di F.1, ho degli obiettivi in testa e proverò di tutto per raggiungerli. Vero Brown pensa a Indy, ma il suo chiodo fisso è riportare la McLaren a vincere in F.1».
Lei non è ancora un vincente ma è considerato uno dei piloti più belli della F.1.
«Preferirei essere tra i più brutti con 5 mondiali in tasca».