Milan-Ibra pausa aspettando l’Uefa
10 GATTUSO «IRRITATO» DA MONTELLA FA PARLARE I NUMERI (PER ORA)
Il conforto arriva dalla tecnologia e dall’uomo. Ovvero dai dati elaborati dopo allenamenti e partite, e dalle parole dei suoi giocatori. Per Rino Gattuso bastano (e avanzano) questi due aspetti il giorno dopo le dure parole di Montella, che lo ha pizzicato pubblicamente sulla preparazione atletica: «Ha sbagliato a insistere su questo tema nelle sue interviste, esagerando su un aspetto che mi tocca profondamente. Lui sta facendo bene, ma non è giusto toccare le mie competenze. Ho cinque-sei anni di esperienza in più di Serie A, penso di avere conoscenze maggiori di chi dice certe cose. Dati alla mano, sfido chiunque in un confronto pubblico sul tema». Montella si riferisce in particolare alle prime conferenze stampa di Rino, quando l’esonero era ancora molto fresco e Gattuso aveva fatto intendere, più di una volta, come fosse stato necessario un (robusto) richiamo della preparazione in vista della seconda parte di stagione. Cosa che – ha spiegato più di una volta Rino – aveva causato le figuracce di Benevento e Verona, ma poi aveva messo le ali ai rossoneri.
CLASSIFICA Insomma, stiamo parlando di due allenatori molto sensibili sull’aspetto atletico – e d’altra parte quale tecnico non lo è –, che rivendicano entrambi le proprie competenze. Gattuso ieri non ha nemmeno lontanamente pensato a replicare alle parole di Vincenzo, tantomeno in un confronto pubblico. Al massimo risponderà a qualche inevitabile domanda in conferenza stampa sabato, alla vigilia della sfida del Torino. Lungo la giornata di ieri a chi gli sta vicino è filtrato il concetto che ribattere sarebbe stato un errore. Che le parole di Montella non sono ovviamente state particolarmente gradite, ma che dal punto di vista fisico i dati sono molto confortanti e che la squadra sta bene. In altre parole, che da quel punto di vista Gattuso e il suo staff si sentono, per così dire, inattaccabili. La filosofia più corretta in vicende simili – è la riflessione – è proseguire col proprio lavoro e le proprie idee, al di là delle parole altrui e osservando una classifica che conforta il lavoro svolto in settimana. Anche perché nei secondi tempi questo Milan appare quasi sempre in una condizione atletica molto buona, o comunque spesso migliore rispetto agli avversari. «Ci sta aiutando la nostra condizione fisica, la squadra mantiene bene il campo e corre tanto, anche in campo aperto», sono appunto le parole di Gattuso di quattro giorni fa dopo il Parma. Così come non va sottovalutato che più di un giocatore, nelle interviste dopo l’esonero di Montella, aveva puntato il dito conto l’ex tecnico rossonero in termini di preparazione e allenamenti. TONI ACCESI Una cosa è certa: gli svenimenti capitati al Milan quest’anno sono per lo più attribuibili a questioni di testa e non di gambe, come riconosciuto dallo stesso allenatore. Sindrome da braccino e non gamba che cede, insomma. Diciamo che in questo periodo la situazione di Rino è un po’ paradossale: dopo la bastonate di Salvini sono arrivati i rinfacci di Montella, e per un allenatore che guida la quarta forza del torneo fa un po’ strano. Magari Gattuso deve ancora lavorare su se stesso: vedremo che cosa succederà (e se, succederà) la prossima volta che prenderà la parola, ma intanto con Salvini il botta e risposta aveva riempito le ore successive alla sfida con la Lazio più della partita. I toni erano stati decisamente accesi da una parte e dall’altra, e poi si erano stemperati il giorno dopo con uno scambio di messaggi telefonici che avevano fatto tornare la quiete tra vicepremier e allenatore. D’altra parte è comprensibile che Rino in questo periodo pensi soprattutto al campo: intanto perché la squadra a partire da domenica è attesa da sei partite in venti giorni; e poi perché la posizione di classifica attuale sta dando ragione a un allenatore capace comunque di portare il Milan al secondo posto, dietro la Juve, nella classifica virtuale dell’anno solare in corso. Il resto sono schermaglie e difesa del proprio lavoro. Vale per lui e ovviamente anche per Montella. Nel caso di Rino, un lavoro che per il momento vale la Champions.
IL MIO MILAN FUORI FORMA? RINO SBAGLIA, LO SFIDO AL CONFRONTO VINCENZO MONTELLA
LA SITUAZIONE Alla vigilia del Torino l’attuale allenatore potrà replicare in pubblico
Lo staff continuerà a insistere sulle proprie idee di allenamento
BOTTA E RISPOSTA