L’INFINITO ZANARDI «LA MIA VOGLIA DI VINCERE»
●●iovani che avanzano, nuovi obiettivi in bici, la sfida in auto a Daytona: «Senza arrendersi mai»
A 52 anni, sfida i più giovani e lancia l’operazione Daytona
«Quest’anno gli avversari più giovani mi hanno messo sale sulla coda, mi hanno proprio strappato le penne». Alex Zanardi ride ed è un’onda di energia che conquista. A 52 anni compiuti in ottobre – con messaggi di auguri da tutto il mondo –, è ancora una fonte inesauribile di sogni, idee e progetti tessuti con una straordinaria forza di volontà. C’è la sua handbike, che da tempo lo ha promosso a rappresentate del paraciclismo azzurro, un movimento che ha regalato all’Italia 17 medaglie ai Mondiali di Maniago (Pordenone). «Risultati importantissimi – spiega Zanardi, 4 volte oro alle Paralimpiadi, che a Milano, in occasione del Giro d’Onore della Federciclismo, fa il punto sul suo 2018 –. Io ho conquistato un bronzo nella crono e un argento nel team relay con Paolo Cecchetto e Luca Mazzone. Qualche anno fa queste medaglie sarebbero servite ad alimentare la passione per un’attività che stavo scoprendo, oggi rimettono un po’ tutto in discussione. Questa stagione è stata avara, ho preso batoste, ma mi è servita per guardarmi dentro: mi sono scoperto desideroso di migliorare, di vedere se è rimasto qualcosa a livello tecnico per crescere. Penso di avere ancora qualche asso nella manica, voglio giocarmela perlomeno fino alle Paralimpiadi di Tokyo 2020».
INIZIATIVE Ma nel 2018 di Zanardi c’è stato molto altro. Dal record del mondo all’Ironman di Cervia (8 ore, 26 minuti, 6 secondi) nella categoria disabili, all’impegno nel progetto Obiettivo 3 per diffondere l’attività sportiva tra le persone con disabilità. L’ultima pazzia della leggenda di Castel Maggiore viaggia su quattro ruote: correre la prestigiosa 24 Ore di Daytona il prossimo 26-27 gennaio. In Florida si respirerà aria di Formula 1 con Alonso, Kobayashi e Maldonado. Dopo il grave incidente del 2001, Zanardi è tornato in più occasioni al primo amore, i motori. In agosto è sceso in pista a Misano per la tappa italiana del Dtm, chiudendo con un incredibile 5° posto in gara-2. «Vivo la vita di un privilegiato. La prossima avventura mi vedrà al volante di una Bmw M8 nella 24 Ore di Daytona. Sono già impegnato a preparare questa gara così importante. Sono gasato, la macchina è molto competitiva. Sarò inserito in uno dei due equipaggi ufficiali che affronteranno per Bmw questo impegno del campionato Imsa. Mi sento responsabilizzato, ma anche speranzoso di portare a casa l’ennesima soddisfazione».
ISPIRAZIONE Zanardi parla, scherza ed è fuoco che brucia: traguardi che si rincorrono, sogni che prendono forma. Il suo amore travolgente per la vita è diventato anche musica nella canzone «Ti insegnerò a volare» che Roberto Vecchioni (in coppia con Francesco Guccini) gli ha dedicato. Il testo è toccante: «Se non potrò correre e nemmeno camminare, imparerò a volare». «Difficile commentare il fatto che due mostri sacri della musica abbiano scritto questa bellissima canzone ispirandosi alla mia storia – svela Zanardi –. Sono rimasto colpito e lusingato. Più in generale, posso dire che la mia storia è l’emblema di quella di tante persone che non perdono la voglia di provare, che sono convinti che una situazione si possa sempre trovare, che non si arrendono agli ostacoli. Un uomo che ha risolto tutti i suoi problemi è un uomo che ha smesso di vivere. Quello che è accaduto nella mia vita mi ha dato l’occasione per rilanciarmi, si è trasformato in un’opportunità».
UN UOMO CHE HA RISOLTO TUTTI I SUOI PROBLEMI È UN UOMO CHE HA SMESSO DI VIVERE ALEX ZANARDI CAMPIONE PARALIMIPCO