Allegri sornione: «Portiamo il colpo senza rischiare»
●«Efficaci e concreti: le partite si vincono così Ma non abbiamo ammazzato il campionato»
Ormai i numeri della Signora non fanno nemmeno più notizia. Nella notte di Sant’Ambrogio, patrono di Milano, anche l’Inter s’inchina alla straordinarietà bianconera, una squadra che ha fatto 43 punti sui 45 disponibili. Numeri che appagherebbero chiunque, eppure Massimiliano Allegri esce dal campo come una furia, scalciando qualcosa che gli ostruisce il passaggio. Più che rabbia, è il suo modo di scaricare la tensione accumulata durante una partita aperta fino all’ultimo. Il tecnico aveva bluffato alla vigilia, dichiarando che per la Juventus era più importante il match di mercoledì con lo Young Boys: «Ai ragazzi avevo chiesto una partita efficace e concreta, perché non dovevamo perdere – ammette –. Non abbiamo ammazzato il campionato, ma stasera vincere era molto importante, perché qualunque sia il risultato del Napoli resteremo a +8».
LA MOSSA VINCENTE I numeri sono inevitabilmente la hit parade dell’incredibile avvio juventino: è bastato un gol per spegnere le ambizioni nerazzurre, che tornano a Milano con la consapevolezza di poter essere al massimo i migliori tra i secondi, perché Madama si conferma di un’altra dimensione. CR7 non ha segnato, però al centro della difesa ha giganteggiato la coppia Chiellini-Bonucci: la difesa non subisce gol da 5 partite di fila. Allegri il trasformista ha iniziato con De Sciglio a sinistra e Cancelo a destra, dopo poco li ha invertiti e dal piede dell’ex interista è nato l’assist per la zuccata vincente di Mandzukic: è stata la mossa vincente. «Ho messo Cancelo su Politano perché è più offensivo e più bravo nell’uno contro uno. Nel primo tempo ci hanno messo in difficoltà con Joao Mario e Gagliardini a centrocampo, i pericoli sono arrivati soprattutto da palle perse nostre. Quando Mandzukic si è spostato a sinistra si è ricomposta la linea dei quattro in mezzo e anche Dybala è cresciuto perché si è trovato nella posizione in cui si muove meglio. Cancelo sul gol è stato molto bravo a cercare il secondo palo, gli avevo chiesto io di evitare i centrali e cercare i terzini che hanno meno fisicità. Joao è migliorato molto anche in fase difensiva».
ATTENDERE E COLPIRE L’unica cosa che non è piaciuta al tecnico è stata la gestione dell’inizio: «Siamo stati troppi frenetici, poi nella ripresa la squadra è diventata più ordinata e compatta e la qualità dei nostri giocatori è venuta fuori. Matuidi ha fatto un secondo tempo molto serio, da campione del mondo, anche Mandzukic, Chiellini e Bonucci hanno giocato una buona gara. La forza di questo gruppo è saper attendere il momento giusto per affondare il colpo senza rischiare. Ora serve una vittoria in meno per vincere il campionato». Allegri è sempre il solito: pragmatico e coi piedi per terra, la sua Juve però ha sempre più le sembianze di un extraterrestre.